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No ai botti di Capodanno, per gli animali e non solo: ecco perché fanno male

Danni ai nostri piccoli amici quattrozampe e pennuti, ma anche a bambini e adulti. Ecco cosa comportano i fuochi della notte tra il 31 dicembre e l’1 gennaio

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Festa con fuochi d'artificio
Foto: quotidiano.net

Un coro si leva unanime dagli animalisti e dagli appassionati di cani, gatti, e uccelli: “No ai botti di Capodanno“. E si tratta solo di una faccia della medaglia. Perché i fuochi della notte tra 31 dicembre e 1 gennaio non fanno del male solo agli animali, ma anche all’uomo.

Contro i botti di Capodanno: possono uccidere gli animali domestici

Innanzitutto, proviamo a spiegare una frase che si sente spesso in giro: “I botti di Capodanno uccidono gli animali“. Vero. Ad esempio, come riporta Trieste.com, che a sua volta raccoglie l’appello della LAC Lega per l’Abolizione della Caccia, “Nei gatti e soprattutto nei cani, un botto crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio. La loro soglia uditiva è infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana“.

Non solo quattrozampe, ma anche gli amici pennuti rischierebbero tanto a causa dei fuochi: “Negli uccelli un botto causa uno spavento tale che li induce a fuggire dai dormitori, volando al buio alla cieca anche per chilometri, andando a morire sfracellati addosso a qualche muro, albero o cavi elettrici“.

No ai botti di Capodanno: consigli per proteggere i nostri animali

E dunque, come fare per proteggere gli animali domestici dai botti di Capodanno? Innanzitutto, scongiurare gli attacchi di panico, che sono l’effetto più immediato allo scoppiare dei fuochi. I medici veterinari consigliano, semplicemente, di accompagnare il cane in un luogo il più possibile lontano da rumori forti.

Ovviamente ciò potrebbe non bastare in circostanze simili a quelle che si generano durante la notte di Capodanno. Dunque, è opportuno distrarre l’animale: dargli un bocconcino, alzare il volume della televisione, provare a fargli avvertire una situazione normale anche se in realtà è abbastanza eccezionale.

Per i gatti, l’importante è tenerli dentro casa; per i cani, invece, occorre fondamentalmente non lasciarli in giardino o sul balcone, e soprattutto non lasciarli da soli.

No ai botti di Capodanno: ecco perché fanno male all’uomo

I botti di Capodanno, tuttavia, fanno male anche agli uomini. In primo luogo, ai bambini: l’udito dei piccoli non è così sviluppato come quello degli adulti, e dunque potrebbe subire dei forti traumi a causa del suono dei botti.

Perché si determini un danno uditivo non è necessario che l’esposizione ai fuochi sia prolungata, ma può bastare un singolo scoppio. Inizialmente, il bambino accuserà fischi e ottundimento auricolare; successivamente, un deficit uditivo, che nei casi peggiori può diventare anche permanente.

Non solo udito: anche il fumo dei botti di Capodanno fa male alle vie respiratorie. L’odore acre e forte può causare soffocamenti, a causa dell’aumento vertiginoso delle polveri sottili nell’aria che superano abbondantemente il valore limite tollerato. L’aria diventa densa, e a volte irrespirabile.

Cosa fare per evitare questi effetti? Se proprio non se ne può fare a meno, godersi i fuochi dentro casa, guardandoli dalla finestra, per evitare di dover ricorrere a soluzioni poco pratiche come i tappi. Per quanto riguarda l’odore, una sciarpa a maglie fitte può tranquillamente filtrare l’aria dei botti.

Insomma, i botti di Capodanno si possono guardare e sentire, ma con grande moderazione. Ma ne vale davvero la pena?

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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