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Cosa succede se non si vota alle Europee, o per tanti anni? Si perde diritto al voto?

Tutto ciò che c’è da sapere a riguardo. Cosa accade se non si esercita il diritto al voto?

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Elezioni politiche per Camera e Senato
Fonte: miolegale.it

Non ti sei informato bene. Non ti senti europeo. Ti sei informato, ma non hai voglia di votare qualcuno, perché sei indeciso, perché in tanti ti hanno chiesto il voto. Non vuoi votare per protesta. Ma cosa succede se non si vota alle Europee o alle comunali? Che succede se non voto per tanti anni? Si perde il diritto al voto? Ecco la risposta alle tue domande.

Cosa succede se non si vota per tanti anni, o non si vota mai?

In tanti, forse presi dal panico, in queste ultime ore stanno cercando in rete una soluzione al dilemma del momento. Che succede se non voto? La risposta è: dal punto di vista normativo, niente. Non sono previste di certo delle responsabilità penali per chi non vota, ma fondamentalmente non puoi essere perseguito dalla legge neppure nell’ambito civile.

Questo, semplicemente perché il voto non è un dovere, ma un diritto da esercitare. In quanto tale, non comporta un obbligo, e il cittadino può rinunciare al diritto ogni volta che lo ritiene opportuno.

Il voto è disciplinato dall’articolo 48 della Costituzione Italiana: “Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico“.

Perdita diritto al voto in Italia, è vero che si verifica se non si vota per tanti anni?

Ma è vero che si può perdere il diritto al voto se non lo si esercita? La risposta è: no. Nella maniera più assoluta. Ecco gli unici casi in cui è prevista una limitazione della libertà ad esprimere questo diritto.

  • Sopravvenuta incapacità civile: si verifica quando un giudice dispone nei confronti del cittadino: l’interdizione giudiziale, con cui il maggiorenne perde la capacità civile (per esempio in caso di sopravvenuta infermità mentale);
    l’inabilitazione, a cui corrisponde un’esclusione parziale della capacità civile per infermità mentale di minore gravità;
    l’amministrazione di sostegno, nei confronti di disabili, alcolisti, tossicodipendenti o colpiti da ictus mentali.
  • Effetto di una sentenza penale irrevocabile: una sentenza si dice ‘irrevocabile’ quando sono già stati esperiti tutti i mezzi di impugnazione previsti dalla legge oppure quando i termini per impugnarla sono decorsi inutilmente. Il condannato viene interdetto dai pubblici uffici, di conseguenza perde il diritto di voto in maniera perpetua o temporanea, a seconda della durata della condanna.
  • Indegnità morale: secondo il D.P.R. 20 marzo 1967, n. 223 (Approvazione del testo unico delle leggi per la disciplina dell’elettorato attivo e per la tenuta e la revisione delle liste elettorali), sono esclusi dal diritto di voto anche le seguenti categorie:
    • coloro che sono sottoposti, in forza di provvedimenti definitivi, alle misure di prevenzione di cui all’articolo 3 della legge 27 dicembre 1956, n. 1423, finché durano gli effetti dei provvedimenti stessi;
    • coloro che sono sottoposti, in forza di provvedimenti definitivi, a misure di sicurezza detentive o alla libertà vigilata o al divieto di soggiorno, a norma dell’articolo 215 del codice penale, finché durano gli effetti dei provvedimenti stessi;
    • i condannati a pena che importa la interdizione perpetua dai pubblici uffici;
    • coloro che sono sottoposti all’interdizione temporanea dai pubblici uffici, per tutto il tempo della sua durata.

Cosa succede se non si vota alle Europee?

La risposta a queste domande, in sintesi, è: se non si vota alle europee si va incontro a una sola conseguenza gravissima, che appunto nulla ha a che fare con un’eventuale perdita del diritto al voto.

Ovvero, il fatto che lascerai decidere agli altri per te. Già, perché il singolo voto, ovviamente, non cambia la situazione di un macrocosmo come può essere quello dell’Unione Europea. Ma pensa se in centinaia di migliaia ragionassero come te. Sei ancora convinto del fatto che un singolo voto non cambi la situazione?

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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