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Spettacolo

Luciano De Crescenzo Morto: moglie, malattia, frasi famose

Il celebre filosofo, regista, scrittore, attore napoletano si è spento a Roma dopo alcuni giorni di ricovero. Avrebbe compiuto 91 anni ad agosto

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Luciano De Crescenzo
foto: grandenapoli.it

Il giorno dopo la perdita di Andrea Camilleri, un’altra notizia sconvolge gli appassionati di letteratura, cinema e teatro. È morto Luciano De Crescenzo. Il celebre personaggio napoletano si è spento oggi a Roma all’età di 90 anni, dopo una lunga malattia. Ecco alcune info sulla sua vita, con alcune delle sue frasi più famose.

Morto De Crescenzo, la biografia: “Mia moglie e mia figlia tra i miei grandi amori”

Il celebre filosofo è morto a Roma, dove era ricoverato da alcuni giorni. Luciano De Crescenzo era nato a Santa Lucia, Napoli, il 20 agosto 1928. Tra circa un mese avrebbe dunque compiuto 91 anni di età. Celebre personaggio della storia napoletana, appare quasi difficile raccontare la sua meravigliosa carriera, che gli ha consentito di ricoprire un ruolo fondamentale nella storia della letteratura, del cinema, della filosofia dell’epoca contemporanea partenopea.

Dato che la vita è strana, De Crescenzo da giovane fu un ingegnere dell’IBM, carriera che evidentemente, a posteriori, non gli si addiceva quanto il posto che si è guadagnato all’interno dei cuori dei napoletani e degli italiani. Scrittore, regista, attore e autore che arrivò al grande pubblico dapprima grazie alla sua filosofia, contenuta in gran parte dei suoi libri, e poi al grande e piccolo schermo.

Questo il suo pensiero sull’amore, con una particolare dedica a sua moglie e sua figlia, riportata da “Repubblica”: “Secondo le statistiche, in media, ognuno di noi dovrebbe vivere tre grandi amori. I miei sono stati mia moglie, mia figlia Paola e Isabella Rossellini. Nei confronti di ognuna provo un affetto diverso, più che un amore direi un voler bene”.

De Crescenzo malattia, il filosofo soffriva di prosopagnosia

Luciano De Crescenzo è balzato agli onori della cronaca anche a causa della singolare malattia che lo affliggeva. Il filosofo soffriva infatti di prosopagnosia, una patologia davvero particolare. Si tratta, come riporta Wikipedia, di un deficit percettivo acquisito o congenito del sistema nervoso centrale che impedisce ai soggetti che ne vengono colpiti di riconoscere i tratti di insieme dei volti delle persone.

De Crescenzo, infatti, non poteva distinguere le facce della gente che conosceva, persino di coloro i quali erano più vicini a lui. Una strana patologia, scoperta dal napoletano negli anni ’90.

Queste alcune sue dichiarazioni a riguardo ad “Adnkronos”: “Ormai riconosco gran parte delle persone da me frequentate da sempre grazie soprattutto alla loro voce o ad alcuni segni particolari. La regista Lina Wertmuller, ad esempio, la riconosco perche’ ha sempre gli occhialini bianchi. Anche il giornalista Giuliano Ferrara lo riconosco subito dalle dimensioni. Ma quando non sono esagerati nelle misure sono incapace di identificare i volti dei miei interlocutori e commetto errori imperdonabili“.

De Crescenzo frasi: le più belle citazioni del filosofo napoletano

Queste alcune delle citazioni e frasi celebri più belle di Luciano De Crescenzo.

  • Con il tempo, anche il bello diventa meno bello, e il brutto meno brutto. Bellezza e bruttezza, infatti, sono caratteristiche dei primi approcci; in seguito tendono ad avvicinarsi“.
  • Il pregiudizio è un limite di chi lo attua, non di chi lo riceve
  • “Molti studiano come allungare la vita, quando invece bisognerebbe allargarla“.
  • Napoli per me non è la città di Napoli ma solo una componente dell’animo umano che so di poter trovare in tutte le persone, siano esse napoletane o no. A volte penso addirittura che Napoli possa essere ancora l’ultima speranza che resta alla razza umana“.
  • Siamo angeli con un’ala soltanto e possiamo volare solo restando abbracciati.Masaniello, tra tutti i personaggi storici, comici, politici e artistici nati a Napoli, è quello che maggiormente incarnò lo spirito napoletano. E questo perché espresse le contraddizioni, l’istinto di amore, l’incapacità di esercitare il potere, la generosità e l’ignoranza del suo popolo. Masaniello è amore e disordine“.

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