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Cinema

Ad Astra – Recensione No Spoiler del nuovo film di Brad Pitt

Ad Astra, diretto da James Gray e con protagonista Brad Pitt, è un fantascientifico al cinema in Italia dopo la presentazione all’ultima mostra di Venezia.

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Ad Astra

Presentato lo scorso agosto alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e distribuito nelle sale dal 26 settembre, Ad Astra è l’ultimo film con protagonista Brad Pitt.

Brad Pitt di nuovo al cinema

L’attore statunitense torna dunque nelle sale dopo l’ottima interpretazione in Once Upon A Time In… Hollywood di Tarantino. Stavolta sotto la regia di James Gray, in ruolo più introspettivo e intimo.

Ad Astra è un film fantascientifico, figlio dei capostipiti del genere. Non mancano, fin dalle scene iniziali, molteplici citazioni alle inquadrature di Kubrick in 2001 Odissea nello Spazio e al virtuosismo del Gravity di Cuaròn. Un futuro contaminato dalla verosimiglianza che riscontriamo nell’uso commerciale dei viaggi, in questo film interspaziali. “Cercavamo una fuga da chi eravamo”, salvo poi ritorcersi negli stessi peccati di un’umanità capace di uccidersi da sola.

Si ci pone la domanda su quale sia il senso della vita, cercando, attraverso la missione che guida la superficiale sceneggiatura del film, di capire quante vite ci siano nell’universo. Peccato che il film di Gray non riesca a prendere mai un vero e proprio ritmo, alternando scene introspettive attorno al ruolo del proprio protagonista a quelle d’azione, ben dirette e strutturate. Nonostante Brad Pitt interpreti un soldato astronauta ben caratterizzato e ricco di chiavi di lettura, da solo non riesce a colmare lo spaziale vuoto lasciato da una sceneggiatura fin troppo semplice e prevedibile. Le scene d’azione lasciano mozzafiato, in particolar modo quella di apertura, fino a trovare i riferimenti a Gravity in quella finale.

Eppure, forse proprio a causa delle tante influenze delle pellicole fantascientifiche del passato, Ad Astra non riesce mai a trasmettere una sua anima, risultando una più che buona occasione sprecata.

Se dal punto di vista tecnico la qualità è eccelsa, purtroppo la trama manca di coraggio e spessore, relegando il film a godibile nella sua semplicità, a tratti anche colmo di “commercialate” nella sua stesura.

Nato a Belvedere Marittimo (CS) il 06/05/1994. Da sempre appassionato di scrittura e giornalismo. Scrive su quelle che sono le sue più grandi passioni: sport, media, Tv e soprattutto cinema. Laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Salerno e attualmente studente della laurea specialistica Corporate Communication & Media.

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