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Calcio

Italia da record, qualificazioni agli Europei 2020 con tre turni di anticipo

Una vittoria che fa entrare la squadra guidata da Roberto Mancini direttamente nella storia, dal momento un percorso netto di sette vittorie consecutive non si vedeva dal lontanissimo 1938

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Grazie alla vittoria ottenuta contro la Grecia, l’Italia ha messo il sigillo sulla qualificazione verso gli Europei di calcio che si giocheranno il prossimo anno in dodici Paesi differenti, tra cui anche la penisola italiana. Una serata in cui è bastato fare ben poco per portare a casa i tre punti, nonché la qualificazione alla prossima edizione della celebre manifestazione continentale.

Una vittoria non caratterizzata da un largo punteggio, dal momento che la Grecia è finita ko per 2-0, ma lo Stadio Olimpico di Roma ha goduto comunque di una buona Italia. La vittoria, nella stessa serata, della Bosnia, che ha dominato la Finlandia con il rotondo punteggio di 4-1, ha permesso di ipotecare la qualificazione.

Una vittoria che fa entrare la squadra guidata da Roberto Mancini direttamente nella storia, dal momento un percorso netto di sette vittorie consecutive non si vedeva dal lontanissimo 1938, quando ad allenare gli azzurri c’era Vittorio Pozzo. Che sia l’anno buono per vincere l’Europeo? Sul web trovate numerose piattaforme su cui scommettere, ma anche per giocare con le slot online migliori e più divertenti.

Jorginho e Bernardeschi stendono la Grecia

La partita contro la formazione ellenica si è sbloccata solamente nella ripresa, dopo un primo tempo piuttosto privo di emozioni. Il vantaggio è stato siglato da parte di Jorginho, con un preciso calcio di rigore, mentre il definitivo 2-0 è stato segnato da parte dello juventino Federico Bernardeschi, a dodici minuti dal termine, con un bel tiro da fuori area.

Una qualificazione agli Europei 2020 che è giunta, quindi, con ben tre giornate di anticipo, grazie ai 9 punti di vantaggio in classifica sulla Finlandia e addirittura 11 sull’Armenia, che non è andata oltre il pari con il Lichtenstein. Interessante notare come l’Italia abbia giocato contro la Grecia per la prima volta nella sua storia con la nuova maglia verde, che sarà la terza divisa e che trae ispirazioni da quella indossata dalle Nazionali giovanili negli anni Sessanta.

Quindi, insieme al pass per gli Europei 2020 è arrivata un’altra notizia molto interessante, ovvero che l’Italia giocherà nella partita d’esordio, che si disputerà il 12 giugno proprio all’Olimpico di Roma. Un percorso importante e anche confortante, soprattutto se si considera che sono trascorsi solamente 23 mesi da quel maledetto giorno in cui la Nazionale di Ventura doveva arrendersi alla Svezia nello spareggio verso i Mondiali.

Il match: la scossa nel secondo tempo

Il primo tempo contro la Grecia non è stato esattamente quello che tutti i tifosi azzurri si attendevano. La scossa è arrivata, però, nella ripresa. Come al solito, le verticalizzazioni e i passaggi illuminanti di Verratti sono quelli che aiutano a far scoccare la scintilla. La Grecia, nei secondi 45’ ha abbassato fin troppo il suo baricentro e si è chiusa troppo in area di rigore: con un atteggiamento del genere, prima o poi il gol lo si subisce.

Prima del vantaggio azzurro, in realtà l’occasione di fare l’1-0 è arrivata sui piedi di Kouloris. Infatti, Limnios crossa dalla destra un pallone veramente insidioso, su cui si avventa Koulouris, completamente dimenticato dalla retroguardia azzurra. Il suo colpo di testa finisce, però, solamente sull’esterno della rete, facendo tirare un sospiro di sollievo all’Olimpico.

Dopo il pericolo corso in difesa, la squadra di Mancini si sveglia e, in men che non si dica, coglie il gol del vantaggio. Dopo due soli minuti, Insigne imbuca per Verratti, con il centrocampista del PSG che la ridà all’attaccante del Napoli: il suo tiro viene fermato da Bouchalakis, che devia con la mano un destro che probabilmente sarebbe finito in rete.

Dal dischetto non si tira indietro Jorginho, che segna con facilità e porta in vantaggio l’Italia. Nemmeno dopo il rigore, però, la gara tende a vivacizzarsi, con la Grecia completamente chiusa nella propria area di rigore, alla caccia di qualche buona ripartenza, e l’Italia che prova a fare a trovare il varco giusto. È Bernardeschi, a poco meno di un quarto d’ora dalla fine, a trovare il jolly giusto da fuori area per chiudere match e discorso qualificazione.

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