Cronaca
Spostamenti tra regioni, De Luca: “Non comprendo apertura generalizzata”
Il presidente della Regione Campania: “Sarebbe bastato decidere per limitazioni a regioni con tanti contagi. Se la mia regione avesse ancora oggi un livello di contagio elevato, non esiterei a chiedere io una limitazione della mobilità per i miei concittadini”
Via libera agli spostamenti tra regioni dal 3 giugno? La situazione attuale in Italia, a quanto pare, sembra andare verso questa direzione. Stamattina il Ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato che “al momento non ci sono ragioni per rivedere la programmata riapertura degli spostamenti”.
Non sembra essere del tutto d’accordo il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Quest’oggi, ha pubblicato una dichiarazione ufficiale sulla sua pagina Facebook.
Campania, De Luca: “Sarebbe bastato decidere per limitazioni a regioni con tanti contagi”
Nella quale ribadisce la sua solidarietà alla Lombardia: “Abbiamo riconfermato la nostra solidarietà incondizionata ai nostri concittadini della Lombardia, e al Presidente Fontana rispetto ad aggressioni che nulla hanno a che vedere con un dibattito politico e di merito civile. Noi non abbiamo dimenticato neanche per un attimo, la tragedia immane che ha colpito tanti territori lombardi e tante famiglie”.
Ciò che De Luca “non comprende” è “quali siano le ragioni di merito che possono motivare un provvedimento di apertura generalizzata e la non limitazione della mobilità nemmeno per le province ancora interessate pesantemente dal contagio. Si ha la sensazione che per l’ennesima volta si prendono decisioni non sulla base di criteri semplici e oggettivi ma sulla base di spinte e pressioni di varia natura. Si poteva decidere semplicemente – togliendo i nomi delle regioni – che i territori nei quali nell’ultimo mese c’era stato un livello di contagi giornalieri superiore a un numero prefissato (200 – 250 – 300…) fossero sottoposti a limitazioni nella mobilità per un altro breve periodo”.
Una chiosa, oltre che un avvertimento: “Se la mia regione avesse ancora oggi un livello di contagio elevato, non esiterei a chiedere io, per un dovere di responsabilità nazionale, una limitazione della mobilità per i miei concittadini. Ciò detto, valuteremo le decisioni del governo, se e quando saranno formalizzate. Adotteremo, senza isterie e in modo responsabile, insieme ai protocolli di sicurezza già vigenti, controlli e test rapidi con accresciuta attenzione per prevenire per quanto possibile, il sorgere nella nostra regione di nuovi focolai epidemici.