Cronaca
Roberto Burioni e presunto conflitto di interessi su anticorpi monoclonali: il servizio de Le Iene
Il noto virologo al centro di un servizio di Alessandro Politi, che cerca di indagare su un suo presunto interesse economico nella vicenda vaccini monoclonali
Sta già facendo molto clamore un servizio messo in onda da Le Iene nella puntata di martedì 9 giugno 2020. Tema centrale, il virologo Roberto Burioni, particolarmente noto in periodo da pandemia da coronavirus, e un presunto conflitto di interessi su anticorpi monoclonali per combattere il Covid-19. Il video è stato pubblicato sul portale ufficiale de Le Iene.
Roberto Burioni e presunto conflitto di interessi: il servizio de Le Iene
Nel servizio di Alessandro Politi si presenta, innanzitutto, un ipotetico problema: qualora chi parla di scienza, in tv, ha un alto interesse scientifico, o persegue degli scopi personali? Si parte da un’affermazione del professor Roberto Burioni, pronunciata il 29 marzo 2020, in diretta a “Che tempo che fa”. Burioni, in quell’occasione, parlò degli anticorpi monoclonali umani, un argomento di cui, a quanto pare, il medico ha parlato spesso.
Politi, nel servizio, afferma che “Burioni ha brevettato e depositato anticorpi monoclonali umani”; contestualmente, Carlo Rienzi, presidente del Codacons, nota come “una società, la Pomona, ha registrato un’enormità di suoi prodotti”.
In seguito, si parla della terapia da plasma iperimmune, che Burioni ha descritto come piuttosto difficile da attuare: “Non pensate al plasma come qualcosa di facile da preparare o di economico, è vero l’esatto contrario”. Nel corso del servizio a parlare è anche il dottor Giuseppe De Donno, direttore della terapia intensiva respiratoria all’ospedale di Mantova.
Si parla, in sostanza, di un potenziale conflitto di interessi tra il dottor Burioni e le affermazioni che ha più volte pronunciato riguardo all’uso degli anticorpi monoclonali.