Cronaca
Nocera, la bella storia di vita del dottor Barbarulo e del piccolo Emanuele fa il giro del web
Il piccolo, nato con un peso di poco più di 800 grammi, può tornare a casa da sua mamma. Il pediatra del reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Umberto I: “Commovente quando i genitori ti ringraziano: ti rendi conto di ciò che fai ogni giorno”
“Queste storie vanno raccontate perché è giusto che si sappia quello che noi (operatori sociosanitari, infermieri e medici) facciamo nell’ospedale “Umberto I” di Nocera”. Si apre così un post del dottor Attilio Barbarulo, il medico pediatra diventato celebre sul web dopo aver raccontato una meravigliosa storia di vita.
Nella notte tra martedì e mercoledì, Barbarulo aveva pubblicato una sua foto, mentre teneva in braccio il piccolo Emanuele, un bambino nato con un peso poco superiore a 800 grammi.
Grazie al reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’Umberto I di Nocera Inferiore, non certamente nuovo a questo genere di storie, Emanuele è tornato tra le braccia di sua mamma, lasciando la struttura.
La foto pubblicata dal medico nocerino ha fatto rapidamente il giro del web, ottenendo un boom di condivisioni e interazioni.
Il dottor Barbarulo: “Commovente quando i genitori ti ringraziano: ti rendi conto di ciò che fai ogni giorno”
Medico dal cuore d’oro, molto conosciuto a Nocera e dintorni, Barbarulo ha spesso fatto parlare bene di un reparto eccellenza del territorio, grazie alla meravigliosa bontà che contraddistingue l’animo di questo dottore e di tutti coloro i quali dedicano anima e corpo ai più piccoli.
La storia del dottor Barbarulo ed Emanuele è finita sul “Corriere della Sera”, a cui il medico nocerino ha rilasciato alcune bellissime parole: “È il nostro dovere, lo facciamo di lavoro, ma poi quando i genitori ti ringraziano ti rendi conto di ciò che hai fatto. È commovente”. Il nostro plauso va a questi grandi eroi quotidiani, capaci di regalare storie di vita come queste.
«Quando salvi un bambino, hai salvato il mondo intero…». Termina con queste parole l’ultimo post pubblicato su…
Pubblicato da Corriere della Sera su Mercoledì 11 novembre 2020