Cultura
Ascoltami ora, un libro che accende i riflettori sull’oncologia
Una lunga intervista con Maricla Pannocchia fondatrice e Presidente dell’Associazione di volontariato Adolescenti e cancro, che ha collaborato alla pubblicazione del testo
Viviamo un periodo storico condizionato dal Covid-19, dove tutte le altre patologie sono passate inevitabilmente in secondo piano. Ad accendere una luce sull’oncologia ci ha pensato Maricla Pannocchia, fondatrice e Presidente dell’Associazione di volontariato Adolescenti e cancro, che ha collaborato alla pubblicazione del libro “Ascoltami Ora“.
Abbiamo fatto quattro chiacchiere con lei, per capire qual è stata la spinta per mettere in piedi questo lodevole progetto. Inoltre una parte dei proventi della vendite sarà destinata ai progetti di sensibilizzazione dell’Associazione Adolescenti e cancro e al progetto a Pristina (Kosovo) della fondazione Cure2Children ONLUS.
Ascoltami Ora, intervista a Maricla Pannocchia: “Questo libro un messaggio di vita”
Salve Maricla, innanzitutto parlaci un po’ di questo libro e di cosa tratta:
“Ascoltami ora – storie di bambini e ragazzi oncologici” è un libro che sa di vita, un insieme di storie che conducono il lettore nel mondo dell’oncologia pediatrica. La prefazione è a cura di Maricla Pannocchia (fondatrice e Presidente dell’Associazione di volontariato Adolescenti e cancro), un’esauriente introduzione per il pubblico alla realtà del cancro in età pediatrica. Il testo è un viaggio emozionante all’interno delle storie di bambini, ragazzi e famiglie che hanno vissuto la realtà del cancro pediatrico. I diritti del libro, uniti alle campagne di crowdfunding collegate, sono devoluti ai progetti di sensibilizzazione dell’Associazione Adolescenti e cancro e al progetto a Pristina (Kosovo) della fondazione Cure2Children ONLUS. Co-autori del libro: gli autori delle storie presenti nel libro sono ragazzi che hanno avuto il cancro e familiari degli stessi“.
Quali sono le sue aspettative?
“Mi aspetto che il libro avvicini le persone, specialmente chi ne è estraneo, alla realtà del cancro infantile e dell’adolescente. Esso contiene una prefazione, che ho curato personalmente, che spiega alle persone le principali problematiche del cancro pediatrico e 25 storie vere scritte da ragazzi oncologici o dai loro famigliari. Un modo diretto per entrare in contatto con questa realtà“.
Parte fondamentale, qual è il messaggio che vuole far passare attraverso questo scritto?
“Al centro di questo libro c’è un messaggio di vita. Le storie di questi giovanissimi, nonostante siano scandite dal dolore e spesso dalla morte, sono piene di vita. Le loro esperienze di malattia hanno fatto sì che diventassero consapevoli di realtà e pensieri estranei alla maggior parte delle persone “sane”. Il libro, quindi, incita a vivere appieno ogni momento, amare le piccole cose, avere dei valori solidi, aiutare gli altri ed essere felici. Allo stesso tempo, voglio sensibilizzare le persone, i media e le istituzioni sulla realtà del cancro infantile, in primis sulla carenza di fondi dedicati alla ricerca sui tumori pediatrici, perché questi vengono considerati “rari” e di conseguenza governi e case farmaceutiche preferiscono investire in tumori che colpiscono più persone, ovvero gli adulti, portando un maggior ritorno economico. E’ importante che il pubblico sia informato di questa realtà affinché possa far sentire la propria voce e mobilitare il governo, pretendendo un maggior supporto rivolto al mondo dell’oncologia pediatrica. Ricordiamoci che tutti possiamo aiutare le famiglie colpite dal cancro pediatrico, semplicemente stando loro vicino e offrendo aiuti concreti (per esempio cibi già cotti, tenere i fratelli o le sorelle mentre i genitori sono in ospedale ecc…). Il mondo dell’oncologia pediatrica, per quanto invisibile ai più, esiste ogni singolo giorno, pertanto è dovere di ognuno di noi far sì che le persone che sono costrette a viverci siano il più supportate possibile”.