Cronaca
Campania, De Luca: “Non c’è nulla da festeggiare. Ci attendono giornate impegnative”
L’inquilino di palazzo Santa Lucia ha ribadito la linea dura in vista delle festività, periodo cruciale in vista della campagna vaccinale
Siamo alle porte del periodo delle festività che ci traghetterà verso il nuovo anno. Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ribadisce la sua linea dura per Natale e Capodanno, in vista dell’inizio della campagna vaccinale.
Campania, le parole di Vincenzo De Luca oggi 22 dicembre 2020
L’inquilino di palazzo Santa Lucia accusa chi ha cercato di travisare la realtà per infangare il buon operato della sanità campana:
“Abbiamo retto la prima ondata, ma abbiamo retto una seconda ondata che è stata ancora più pesante e più difficile da affrontare, anche perché da dopo l’estate la società italiana è stata rimescolata completamente, quindi tutte le regioni erano nella stessa situazione di difficoltà. Credo che abbiamo retto bene pure in un quadro di grande pesantezza e difficoltà. Diciamole queste cose, perché a volte le campagne di sciacallaggio mediatico oscurano anche la realtà“.
La Campania è stata la regione con il tasso di mortalità più basso d’Italia sia nella prima che nella seconda ondata:
“La Campania è oggi è la regione che ha il tasso di mortalità Covid più basso d’Italia rispetto alla popolazione. Abbiamo fatto uno sforzo gigantesco in questi mesi, abbiamo accolto i nostri pazienti con dignità nei nostri ospedali. In Campania non abbiamo mandato pazienti o malati gravi né nelle palestre, né nei palazzetti dello sport, né nelle chiese, né sui materassini messi per terra come è capitato in tante realtà del Nord. Abbiamo fatto uno sforzo straordinario per dare dignità ai nostri pazienti e per affrontare con rigore questa battaglia“.
Uno sguardo al prossimo futuro, ovvero in vista della campagna vaccinale anti-Covid:
“Dobbiamo mantenere la concentrazione e l’impegno di lavoro anche nella fase di completamento delle vaccinazioni anti Covid. Avremo giornate impegnative anche perché dovremo ripetere la vaccinazione a quelli che la fanno, poi comincerà la vaccinazione di massa. Non è un lavoro banale“.