Attualità
La Molisana, la pasta al centro di una bufera sui social: le ‘Abissine’ non ci piacciono
“L’Italia celebra la stagione del colonialismo” e ancora “di sicuro sapore littorio”: bufera intorno all’azienda produttrice di pasta
Il 4 gennaio scorso, su Facebook è apparso un post del fotografo Nicola Bertasi dai toni polemici e accusatori contro una strategia di marketing, infelice e incurante della terribile storia coloniale italiana, della Pasta La Molisana.
“Oggi compro le conchiglie rigate al supermercato molto sbadatamente e di gran fretta. Rientrando a casa leggo il nome della pasta. Abissine rigate. Preso decisamente alla sprovvista mi dico che sarà sicuramente lo pseudonimo di un personaggio folkloristico dì Campobasso. Pieno di fiducia nel Molise e nei molisani vado a fare una breve ricerca sull’origine del nome di questa variante elegante delle conchiglie. In un baleno finisco dritto dritto sul sito della Molisana. Ecco quello che leggo. “Di sicuro sapore littorio” “celebrazione della stagione del colonialismo”. Stagione del colonialismo. Stagione. La parola dal sapore calcistico “stagione” associata al dramma coloniale italiano, buttata come si fa con la pasta nell’acqua calda, con tale inaudita frivolezza sul sito patinato di un marchio italiano nel 2021.”
Immediate le reazioni sui social, divisi in tre schiere: da un lato quelli che gridano allo scandalo, dall’altro quelli che “non si può dire più niente” e dall’altro, ancora, quelli che gridano alla “svista”. La risposta della casa produttrice, La Molisana, non si sbilancia, con l’azienda che ammette l’errore. Nel messaggio si legge: “Ci scusiamo per il riferimento ai tipi di pasta Abissine rigate e Tripoline che hanno rievocato in maniera inaccettabile una pagina drammatica della nostra storia. Cancellare l’errore non è possibile, ci stiamo già impegnando a revisionare i nomi e i contenuti dei formati in questione attingendo alla loro forma naturale.”