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“Le bimbe di Mario Draghi”: come accadde con Conte, spuntano le fan del premier incaricato
Anche questa volta il web non ha perso l’occasione di sfornare umorismo demenziale: breve storia di una tendenza nata con l’ex capo del Governo
Il web, si sa, è un posto meraviglioso, e aggiunge il premier incaricato Mario Draghi a quella che si è affermata come una vera e propria tendenza social. “Le bimbe di Mario Draghi” è solo l’ennesimo tormentone che si appresta a divertire Internet con un umorismo che sfiora il demenziale, e combatte la serietà della politica (che, negli ultimi tempi, peraltro latita) a suon di meme. Ma che cosa vuol dire “bimbe di Mario Draghi”?
Le bimbe di Conte: la storia del prototipo delle Draghi Queen
Sarà stata la noia da lockdown, sarà la sempre crescente voglia di contenuti a dir poco frivoli della Rete, ma i meme presenti sui principali social network, sin dai primi giorni di marzo 2020, sono stati caratterizzati da una singolare tendenza, che potremmo indicare sotto il nome de “le bimbe di”.
Si tratta di nient’altro che la creazione di community che scimmiottano fan club di quello o di quell’altro personaggio, e che spesso vengono ‘dedicati’ al leader più popolare del momento. E c’è qualcuno che nel 2020 è stato più popolare del premier Giuseppe Conte? O, comunque, qualcuno che ha superato il suo gradimento nel pubblico femminile? Pochissimi, diremmo.
Tanto è bastato per creare “le bimbe di Conte”, ovvero schiere di ipotetiche seguaci innamorate del presidente del Consiglio. Anche nel caso di Mario Draghi, dicevamo, l’Internet più demenziale non ha perso l’occasione di seguire la tendenza, dando vita alle Draghi Queen, “le bimbe di Mario Draghi”.
Il nome è ovviamente una storpiatura di drag queen, un termine inglese per definire attori o cantanti che si esibiscono in canti, imitazioni, cabaret e balli, indossando trucco e abiti femminili. Ovviamente, nessun dileggio verso l’ex presidente BCE; anzi, una sorta di velato apprezzamento. Come testimoniano le pagine Instagram e Facebook dedicate, che hanno fatto presto a spuntare come funghi. E, niente, il web sa essere davvero assurdo.