Cronaca
Irpinia, nasce AURA: una rete di centraline per combattere lo smog
In una conferenza stampa in diretta Facebook, Francesco Graziano di “Aria di Avellino” e Vincenzo Capozzi de “L’Osservatorio di Montevergine” hanno presentato questo ambizioso progetto sottoscritto da numerose associazioni
Le polveri sottili, o volgarmente lo smog, sono uno dei problemi che attanagliano l’Irpinia ma in particolar modo la città di Avellino e la Valle del Sabato. Nel tempo sono nate associazioni, movimenti, per cercare di sensibilizzare i cittadini ed in particolar modo le istituzioni per dare il loro contributo nel risolvimento di questa problematica, ricevendo, purtroppo, risposte non sufficienti con conseguenti scarsi risultati.
La svolta è finalmente arrivata: nasce “AURA- Protegge il nostro respiro” una rete di quindici centraline (numero destinato a salire) per un monitoraggio capillare, fondamentale per avere una reale portata della qualità dell’aria. In una conferenza stampa in diretta Facebook, Francesco Graziano di “Aria di Avellino” e Vincenzo Capozzi de “L’Osservatorio di Montevergine” hanno presentato questo ambizioso progetto sottoscritto da numerose associazioni.
Irpinia, nasce AURA: Francesco Graziano e Vincenzo Capozzi presentano il progetto in conferenza
Ha aperto la conferenza stampa Francesco Graziano, che ha introdotto il progetto, spiegando il cuore del problema e le conseguenze di queste alte concentrazioni sulla saluta dei cittadini.
Qual è l’importanza del monitoraggio per contrastare questa problematica?
“Il monitoraggio è la prima soluzione reale per combattere lo smog. Ci siamo sempre raccontati che viviamo in una “piccola Svizzera”, ma per quanto riguarda l’aria, non è così. Ad Avellino e nell’hinterland respiriamo un’aria “fuori legge”, è un problema cronico. Nel 2020 sono stati superati tutti i record. Queste polveri sottili riescono a infiltrarsi negli alveoli polmonari, causando numerose malattie. Sono colpiti i soggetti più fragili, come bambini e anziani“.
Quali sono le cause o la causa di questa grande concentrazione di polveri sottili?
“Emancipiamoci dalle opinioni. Smettiamo di pensare che ci sia un solo problema a causare tutto questo. L’aria inquinata è “democratica” ed è una tematica molto complessa. L’orografia del territorio di Avellino e la meteorologia, sono una combinazione perfetta per lo schiacciamento degli inquinanti al suolo“.
Quali sono le ragioni che vi hanno spinto a mettere su questo progetto?
“Mettiamo in piedi questo sforzo per tre buoni ragioni: informare i cittadini, studiare con i ricercatori e regalare questi dati a chi si occupa delle analisi delle polveri sottili e infine serve anche da deterrente; per combattere i furbetti che fanno finta di niente sulle emissioni. Vogliamo, inoltre, portare questi dati derivanti da un’analisi capillare ai sindaci, per dire basta a provvedimenti che sono meri palliativi“.
Ha poi continuato Vincenzo Capozzi, andando nei dettagli tecnici, mostrando come sarà composta la rete ed in che modo sarà possibile raccogliere dati e a quale scopo, sia scientifico che sociale.
Dove saranno ubicate le centraline?
“Le centraline saranno distribuite nell’avellinese, in particolare nella Valle del Sabato. Sarà una rete aperta a tutti, con i dati che saranno accessibili a chiunque vorrà. Contribuiranno le associazioni locali, che hanno in comune l’amore per il territorio e per la scienza. L’Osservatorio di Montevergine gestisce le centraline e da alcuni anni ha già installato delle centraline. Ci è venuta questa idea di estendere il monitoraggio, aprendo una campagna di “adotta una centralina”, con ogni associazione che ne ha installato una nel territorio di riferimento.”
Una volta raccolto i dati, dove sarà possibile consultarli e quale sarà la loro finalità?
“L’obiettivo è quello di raccogliere una mole di dati sull’aria, annessa a quelli meteorologici, per cercare di individuare le cause di questo problema. Le centraline saranno capaci di misurare tutti i gradi dei particolati atmosferici, con una cadenza temporale di 10 minuti tra una misurazione e l’altra. Attraverso Campania Live sarà possibile consultare i dati, una piattaforma molto accessibile, che sarà affiancata da “Sense Square”, una startup che si occupa della qualità dell’aria“.
Come sarà finanziato questo progetto?
“La raccolta fondi è già partita e avvieremo anche un crowdfunding per aprirci a qualsiasi persona che vorrà contribuire. Abbiamo la possibilità di fare qualcosa di concreto, con un approccio scientifico rigoroso che rappresenta l’unica strada per uscire da questa situazione“.