Attualità
Bullismo e cyberbullismo a confronto: quali sono le differenze tra questi due fenomeni?
Due facce della stessa medaglia, ma con elementi di differenziazione molto importanti da considerare
Secondo recenti ricerche, il 61% dei giovani afferma di essere vittima di bullismo o di cyberbullismo nel 2020, e il 68% di esserne stato testimone. Ragazzi e ragazze esprimono sofferenza per episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei, e in particolare il 44,6% delle ragazze segnala il forte disagio provato dal ricevere commenti non graditi di carattere sessuale online. Sei adolescenti su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro online e l’incubo maggiore per le ragazze è il Revenge porn.
Sono solo alcuni dei dati allarmanti legati ai cosiddetti ‘rischi in rete’. Scopriamo di più su che cosa intendiamo per bullismo e cyberbullismo: quali sono le differenze che intercorrono tra i due termini, qual è il significato e la definizione più efficaci che possiamo attribuirvi.
Bullismo e cyberbullismo differenze, quali sono gli elementi che ci permettono di distinguerli
Con il termine cyberbullismo si indicano forme di aggressione, molestia e discriminazione realizzate attraverso gli attuali strumenti informatici.
Nel caso di cyberbullismo, a differenza del fenomeno del bullismo, vi è la perdita del contatto fisico diretto nonchè di quella relazione che tradizionalmente accumunava il bullo e la vittima si conoscono, ossia la circostanza di abitare nella stessa città e frequentare gli stessi ambienti.
Dunque, gli episodi di bullismo tradizionale sono legati alle occasioni di contatto che bullo e vittima possono avere nell’ambito di un ambiente comune come può comunemente essere la scuola.
La nuova figura di bullismo invece può configurarsi in qualsiasi momento e a prescindere dalla distanza geografica tra i soggetti coinvolti, i quali possono essere anche perfetti estranei, che nulla conoscono gli uni degli altri. Nel mondo virtuale i concetti di tempo e spazio vengono meno, e tali condotte possono essere perpetrate senza alcun limite. In nessun posto, nemmeno nella propria abitazione si è al sicuro. Tutto ciò rende ancor più difficile per la vittima sottrarsi alle vessazioni di cui è bersaglio.