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Wimbledon 2021: Trionfa Djokovic, Berrettini esce a testa alta
Il tennista italiano vince il primo set, lotta con onore ma è costretto alla resa contro il numero uno del mondo
Si infrange contro Novak Djokovic il sogno italiano a Wimbledon 2021. Matteo Berrettini esce sconfitto contro il serbo numero uno del mondo, al termine di una finale combattuta in cui l’azzurro ha tenuto testa al vincitore di 20 slam. Nella prima finale di un italiano nel torneo londinese, il romano cede in quattro set 6-7, 6-4, 6-4, 6-3 in 3 ore e 24 minuti di gioco.
Per Novak Djokovic si tratta del sesto successo a Wimbledon, il terzo consecutivo, e aggancia Roger Federer e Rafael Nadal a quota 20 Major vinti. Con la vittoria sull’erba inglese, il tennista serbo è ancora in corsa per conquistare nello stesso anno i quattro titoli principali, impresa che, in campo maschile, non viene compiuta da un tennista da oltre mezzo secolo.
Finale Wimbledon, Berrettini: “Questo è solo l’inizio, ci riproverò”
“È una sensazione incredibile, troppe cose da poter gestire in una volta. Nole è stato più bravo di me anche in questo, sta scrivendo la storia di questo sport. Sono contento per questa finale, spero non sarà l’ultima. È un onore essere qui, ho avuto grandi sensazioni. Ci voleva quel passo in più. Complimenti al team di Novak, vincono tantissimo. È stato un lungo viaggio, questo non è una fine ma un inizio di carriera. Continueremo a provarci“. Queste le parole del tennista romano dopo la finale.
Finale Wimbledon, Djokovic: “Spero di fare il grande slam”
“È stata più di una battaglia. È stata durissima, ma sono sicuro che ha una carriera davanti a lui. Ha il martello al posto del braccio, ho ancora i segni sulla pelle”, ha detto Djokovic al termine della sfida con l’azzurro. Poi ha aggiunto: “20 Slam come Roger e Rafa? Devo tanto a loro, nessuno di noi vuole fermarsi. Sono i due migliori giocatori che abbia mai affrontato e la ragione per cui sono qui adesso sono loro. Mi hanno insegnato tutto, dal punto di vista tattico, fisico e mentale. Quando sono arrivato nei primi 30 del mondo e perdevo regolarmente nei primi anni ho imparato tanto, da quel momento è iniziato un viaggio che non voglio fermare qui. Spero di fare il Grande Slam.“