Cronaca
Alto Calore Servizi, la Procura di Avellino ha chiesto il fallimento
La Sezione contro la criminalità economica ha avanzato la richiesta di consegna dei libri contabili in tribunale per la società proprietaria dell’infrastruttura di distribuzione idrica per il territorio irpino e parte di quello sannitico. Accertato un passivo di circa 150 milioni di euro
La notizia, che era nell’aria, nelle ultime ore ha preso definitivamente corpo: la Procura della Repubblica di Avellino ha richiesto il fallimento per l’Alto Calore Servizi. L’azienda che si occupa della fornitura di acqua, in tutta la provincia avellinese e in parte di quella beneventana, presenta un passivo economico di circa 150 milioni di euro.
Alto Calore Servizi, debiti per 150 milioni di euro: la Procura chiede il fallimento
Nella giornata di martedì 7 settembre “la Sezione contro la criminalità economica della Procura della Repubblica di Avellino ha avanzato richiesta di fallimento per l’Alto Calore Servizi s.p.a., proprietaria dell’infrastruttura di distribuzione idrica per il territorio irpino e parte di quello sannitico, svolgente attività di controllo, trattamento, difesa e valorizzazione delle risorse idriche e, in particolare, la gestione del servizio idrico integrato con captazione, accumulo, adduzione e distribuzione di acqua ad usi civili e industriali, inclusi i servizi di fognatura e depurazione delle acque reflue, nonché attività connesse e collegate a detta gestione, ivi compresa la manutenzione, sia ordinaria che straordinaria, delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali connesse allo svolgimento del servizio idrico”.
Gli inquirenti hanno accertato una profonda crisi aziendale, tale da determinare un costante passivo nei bilanci per circa dieci anni con inesistenti prospettive future di risanamento dei conti.