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Cronaca

Milano, aereo caduto a San Donato Milanese: morti gli otto passeggeri a bordo

Il velivolo era partito da Linate e diretto in Sardegna, si è schiantato contro un edificio vuoto, in ristrutturazione, adibito a uffici e parcheggio per autobus. Tra le vittime, il miliardario romeno Dan Petrescu, sua moglie, suo figlio e anche un bambino ancora da identificare. L’Agenzia per la sicurezza del volo ha aperto un’inchiesta

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Vigili del Fuoco

È di otto morti il tragico bilancio dell’incidente avvenuto oggi pomeriggio a San Donato Milanese (Milano). La tragedia si è verificata poco dopo le 13 quando un piccolo aereo privato, un Pilatus pc-12, si è schiantato contro un edificio in ristrutturazione in via 8 ottobre 2001, vicino alla stazione della metropolitana.

L’aereo era decollato da Linate e diretto a Olbia. Sul posto i vigili del fuoco, la polizia e i mezzi di soccorso. I pompieri si sono subito messi al lavoro per spegnere le fiamme che hanno coinvolto il velivolo e la palazzina.

Aereo caduto a San Donato Milanese, il pilota era il miliardario romeno Dan Petrescu

Il proprietario e pilota dell’aereo era Dan Petrescu, uno degli uomini più ricchi della Romania. Aveva 68 anni, doppia cittadinanza tedesca e romena, ed era uno dei principali investitori nel settore immobiliare del suo paese. Tra le vittime anche suo figlio di 30 anni, Dan Stefan Petrescu e sua moglie, di 65 anni, nata in Romania con cittadinanza francese. Con loro altre 5 persone ancora da identificare, compreso il bambino probabilmente di pochi anni.

Incidente aereo San Donato, aperto fascicolo per disastro colposo

Arrivata sul luogo dell’incidente anche il procuratore aggiunto di Milano, Tiziana Siciliano, per i rilievi del caso in vista dell’inchiesta per accertare le cause del disastro. “Verrà aperto un fascicolo per disastro colposo” ha commentato il procuratore che poi ha confermato che “la scatola nera è stata trovata“.  Poi ha spiegato che sono stati acquisiti i video delle telecamere di sorveglianza “che hanno ripreso il momento, pochi secondi, dell’impatto“. “Si vede la fiammata al momento dell’impatto. Ora dobbiamo acquisire anche tutta la documentazione necessaria per ricostruire la dinamica del disastro. Al momento è troppo presto per qualsiasi ipotesi“, ha detto Siciliano.

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