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Downburst, una corrente fredda e densa molto violenta: la spiegazione scientifica del fenomeno

Un fenomeno contraddistinto da un rapido rovesciamento dal cumulonembo, che spesso si tende a confondere con quello del tornado

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Downburst
Foto: Wikimedia Commons

È un fenomeno temporalesco che si verifica sempre più frequentemente, il downburst. Molto spesso confuso con il tornado, presenta rispetto a quest’ultima perturbazione alcune differenze. Vediamo insieme che cos’è, come funziona e come si genera, e quali sono la pronuncia e la traduzione in italiano della parola.

Che cos’è il downburst: pronuncia e traduzione in italiano della parola

Come apprendiamo da Wikipedia, con l’espressione downburst intendiamo un “fenomeno meteorologico consistente in forti raffiche di vento discensionali con moto orizzontale in uscita dal fronte avanzante del temporale”. La particolarità di questa tipologia di perturbazione consiste proprio nel vento. Questo si presenta sovente in folate violente, che possono raggiungere velocità elevate, prossime o superiori ai 100 chilometri all’ora.

Una traduzione in italiano efficace dell’espressione downburst, a nostro modo di vedere, non esiste: questo perché la parola viene utilizzata anche nel linguaggio italiano (prettamente in un linguaggio tecnico). L’origine della parola è quella composta da ‘down’, che vuol dire ‘giù’, e la parola ‘burst’, che significa ‘scoppio’. Per quanto invece concerne la pronuncia, la trascrizione fonetica è quella di daʊnbɜːst, e la pronuncia è di daunbést, con la ‘e’ molto chiusa, quasi a essere una doppia ‘o’.

Come funziona questo fenomeno atmosferico: la spiegazione scientifica

Il fenomeno atmosferico del downburst si è verificato a Catania lo scorso 5 ottobre. In tale occasione il meteorologo di 3bMeteo.com Andrea Bonina ha fornito una spiegazione scientifica dell’evento.

Queste le sue parole: “Si tratta di una corrente molto fredda e densa in rapido rovesciamento dal cumulonembo (la nube temporalesca, ndr). Sospinta dalla differenza di densità e dalla forza di gravità, la massa d’aria si muove bruscamente dall’alto verso il basso all’interno della cellula temporalesca, fino a raggiungere perpendicolarmente il suolo, per poi propagarsi orizzontalmente in tutte le direzioni. Quando tale fenomeno si abbatte sui centri abitati i danni possono rivelarsi ingenti e le temperature possono crollare di 8-10°C nel breve volgere di pochi minuti”.

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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