Cronaca
Incendio Arcella Ba.Co. Trans, i titolari: “Colpa di un corto circuito”
I titolari, Roberto Barbieri e Beniamino Codella, hanno escluso categoricamente l’ipotesi della mano dell’uomo dietro il maxi rogo
L’incendio di Arcella che ha coinvolto la Ba.Co. Trans nella Valle del Sabato porta con sé numerosi interrogativi. I titolari dell’azienda hanno escluso la mano dell’uomo, convinti che si sia trattato di un corto circuito. La Procura di Avellino, però, ha aperto un fascicolo per dolo.
Incendio Arcella, la Procura della Repubblica di Avellino indaga per incendio doloso
Un weekend di grande lavoro per i Vigili del Fuoco che hanno impiegato circa trentasei ore per estinguere completamente le fiamme. Completate le operazioni di messa in sicurezza del piazzale, sono state avviate sin da subito le indagini per risalire alla reale dinamica dell’accaduto.
I titolari, Roberto Barbieri e Beniamino Codella, hanno precisato ai microfoni di IrpiniaTv che “Non abbiamo mai ricevuto minacce nella nostra vita, altrimenti avremmo denunciato, mai avuto problemi con nessuno: il dolo è sicuramente da scartare come ipotesi”, sostenendo l’ipotesi di un corto circuito avvenuto in un autoarticolato che ha dato vita alle fiamme che, a catena, hanno avvolto anche gli altri mezzi.
Gli inquirenti, però, hanno improntato le indagini sulla pista dell’incendio doloso. Difatti, i caschi rossi e i militari dell’arma avrebbero raccolto una serie di elementi a sostegno di questa tesi. L’azienda di trasporti non possiede telecamere di videosorveglianza, il che rende più difficile la ricostruzione dell’accaduto.