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Ethereum, un’analisi sull’andamento del prezzo della criptovaluta
Le quotazioni della seconda criptovaluta più famosa e apprezzata in tutto il mondo non stanno ancora trovando la stabilità tanto desiderata
Il prezzo di Ethereum, come messo in evidenza da un gran numero di esperti, è ancora in grande difficoltà nell’individuare il suo livello di stabilità al di sopra di quota 2500 dollari. Un movimento che va ancor più verso un territorio tipicamente negativo. Ci stiamo riferendo alle quotazioni di Ethereum, che non stanno ancora trovando la stabilità tanto desiderata.
Nel corso degli ultimi giorni, infatti, la seconda criptovaluta più famosa e apprezzata in tutto il mondo, ha lasciato per strada qualcosa come oltre il 15% del suo valore. Infatti, dando uno sguardo proprio al valore di Ethereum, si può notare come rimanga all’interno di un range di supporto particolarmente intriso di criticità, che si aggira intorno alla soglia dei 2500 dollari.
Cosa è successo inizialmente
Fino a due settimane fa, il prezzo di Ethereum sembrava essere oggetto di un trend particolarmente positivo, soprattutto per via di un impiego imponente della valuta digitale da parte del governo ucraino e delle varie organizzazioni non governative di Kiev. Questa valuta digitale è stata impiegata, nello specifico, per poter raccogliere tutte le varie donazioni che sono arrivate da ogni parte del mondo e per sostenere dal punto di vista economico la resistenza rispetto all’invasione dei russi.
Ad ogni modo, nel corso dei primissimi giorni del mese di marzo, tutto è nuovamente cambiato. Infatti, Ethereum ha subito una nuova e progressiva fase di calo. Una situazione che si è posta in contrapposizione rispetto ai pareri di vari esperti, che si attendevano che il trend bullish potesse proseguire e che permettesse di ritoccare i nuovi massimi proprio nei primi giorni di marzo. Invece, lo scenario che si è presentato è completamente differente.
Cosa aspettarsi da Ethereum
Le prestazioni degli ultimi giorni della seconda criptovaluta più famosa in tutto il mondo lasciano a desiderare e portano a pensare che rimanga ancora in una fase cosiddetta di bearish. Una volta oltrepassata quota 3000 dollari durante i primi giorni del mese di febbraio, ecco che Ethereum è colata a picco, trascinata dal gran numero di ordini di vendita che sono giunti da parte dei trader ribassisti. Ad ogni modo, è bene mettere in evidenza come proprio i trader non sono stati in grado, almeno per il momento, di portare il prezzo di ciascun ETH al di sotto della quota pari a 2300 dollari.
Come si può facilmente intuire, non serve essere degli esperti per comprendere quanto possa essere attualmente delicata la situazione. E anche gli analisti non sembrano avere molto le idee chiare e non concordano sui prossimi scenari. Secondo alcuni, infatti, l’ipotesi più accreditata è che si verifichi un nuovo e importantissimo sell-off nel corso dei prossimi giorni.
Stando alle statistiche e ai dati che sono stati messi a disposizione da parte di Santiment e Glassnode, sembra che non solo i grandi investitori, ma pure i trader retail abbiano ripreso l’attività di conservazione della Altcoin. Basti pensare come lo scorso 7 marzo si potevano contare qualcosa come più di 6.97 milioni di crypto wallet su cui c’era in custodia una somma pari a almeno 0.1 ETH. Invece, ben 1.41 milioni di wallet avevano in custodia quantomeno 1 ETH.
Ed è proprio questo aspetto, a quanto pare, a infondere nella maggior parte degli esperti, una sensazione di ottimismo e di speranza che la ben nota valuta digitale possa riprendersi nel più breve tempo possibile. Tra l’altro, tale nuovo trend positivo potrebbe anche essere stimolato dall’introduzione del PoS, ovvero il protocollo Proof of Stakes. L’impatto che ci si attende dall’adozione di tale documento è particolarmente positivo in merito al prezzo a lungo termine, visto che dovrebbe abbassare in maniera importante il prezzo delle transazioni sulla rete di ETH.