Calcio
Benevento-Cagliari 1-2, De Zerbi: “Ci vuole rispetto per noi”
Il tecnico giallorosso al termine della gara: “Siamo come le altre squadre, non è che perché siamo quasi retrocessi non manteniamo la dignità. Offensivi? Se vuoi salvarti devi tirare in porta”
Rammaricato e molto deluso il tecnico della Strega Roberto De Zerbi dopo Benevento-Cagliari, gara terminata per due a uno per la formazione sarda. I giallorossi cedono in rimonta, perdendo la gara al 51′ della ripresa. Il tecnico ex Foggia ha parlato a Ottochannel.
Una sconfitta che fa male quella dei sanniti, che reclamano qualche episodio arbitrale: “Per la prima volta anche io mi sono arrabbiato parecchio con l’arbitro, ma al di là del giallo a Castan mi ha dato fastidio l’atteggiamento. Gli episodi ce li cerchiamo noi nel bene e nel male, ma quando Brignola fa fallo e prima del fallo stai già estraendo il giallo, e su un fallo simile non ammonisci mi dà molto fastidio. Noi saremmo anche ultimi e già retrocessi, ma facciamo il nostro mantenendo la dignità. E meriteremmo di fare altri punti. Ma il rispetto ci vuole, noi siamo come il Cagliari o l’Inter. Se non protestare vuol dire passare per fessi, allora non ci metto niente a farmi buttare fuori“.
Benevento-Cagliari 1-2, De Zerbi: “Molto offensivi? Se vuoi vincere devi attaccare”
L’analisi di De Zerbi sull’andamento tattico del match: “Noi attacchiamo tanto perché se vuoi vincere le gare qualche tiro in porta devi farlo. Abbiamo sbagliato diverse conclusioni, se sbagli al 91’, così come capita la sfortuna, così potrebbe andarci meglio. È dura commentare una gara così, magari non sarebbe cambiato niente dal punto di vista della classifica, ma non volevamo certo perdere così“.
Si parla di energie, spesso sprecate nel corso della gara: “Nel secondo tempo c’è stato un calo, ma devo tener conto anche di questo. Ci sono degli elementi avanti con gli anni e che a un certo punto hanno bisogno del cambio. Se gli altri mettono un attaccante in più e le energie vengono meno sei costretto a difenderti, e non è una vergogna. Parlare a fine partita è diverso, perché comunque non abbiamo vinta, ma guardando lo sviluppo della partita abbiamo fatto le scelte giuste“.