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NBA, il toccante discorso di coach Steve Kerr sulla strage in Texas
L’allenatore di Golden State Warriors non ce la fa a parlare di basket in conferenza stampa: “50 senatori a Washington non vogliono approvare una legge sulle armi. Io sono stanco di dare condoglianze”
“Non parlerò di basket”. Ha esordito così Steve Kerr, coach dei Golden State Warriors, prima di una partita dei playoff NBA della sua squadra. L’allenatore della franchigia della Baia, nella tradizionale conferenza stampa pregara, ha scelto di denunciare il proprio sdegno verso la strage del Texas, dove quattordici bambini e un insegnante sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco in una scuola. Il video in italiano del discorso di Steve Kerr.
Video Steve Kerr, discorso sulla strage in Texas: “Sono stanco di dare condoglianze”
Kerr ha scelto di utilizzare la sua enorme visibilità – di cui è, ovviamente, consapevole – per parlare di quanto avvenuto in Texas: “A 600 km da qui, da quando abbiamo lasciato la sessione di allenamento, 14 bambini sono stati uccisi, e un insegnante. Negli ultimi dieci giorni, anziani neri sono stati uccisi in un supermercato a Buffalo, fedeli asiatici sono stati uccisi nel sud della California e ora i bambini sono stati uccisi a scuola”.
Il coach di Golden State ha denunciato la scarsa attività da parte dei politici americani per quanto concerne l’approvazione di una legge che impedisce il possesso di armi a chi ha precedenti: “Sono stanco. Stanco di venire davanti a voi per porgere le mie condoglianze alle famiglie devastate. Ne ho avuto abbastanza. Vi rendete conto che il 90 per cento degli americani, indipendentemente dal loro orientamento politico, vuole un controllo criminale o psicologico sui singoli acquirenti di armi? Siamo tenuti in ostaggio da 50 senatori a Washington. Non vogliono votare perché vogliono mantenere il potere”.