Cronaca
Strage Via D’Amelio, Mattarella: “L’appuntamento con la verità è solo rimandato”
Il Presidente della Repubblica ha reso omaggio alle vittime del tragico attentato di trenta anni fa
In occasione del trentesimo anniversario della strage di Via D’Amelio, dove perse la vita il magistrato Paolo Borsellino, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha partecipato alla manifestazione di commemorazione a Palermo. Grande cordoglio nel ricordare il giudice e i cinque agenti della sua scorta.
Strage di Via D’Amelio, le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
“Paolo Borsellino, come Giovanni Falcone e altri magistrati, fu ucciso dalla mafia perché, con professionalità, rigore e determinazione, le aveva inferto un colpo durissimo, disvelandone la struttura organizzativa e l’attività criminale. La mafia li temeva perché avevano dimostrato che non era imbattibile e che la Repubblica era in grado di sconfiggerla con la forza del diritto.
Nel trentesimo anniversario del terribile attentato di via D’Amelio, desidero rendere omaggio alla sua memoria e a quella degli agenti della sua scorta, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, che con lui persero la vita a causa del loro impegno in difesa della legalità delle istituzioni democratiche“.
Il presidente della Repubblica ha aperto così il suo discorso, concludendo con una punta di rammarico, ma senza perdere mai la speranza nella verità su quella tragica giornata di trenta anni fa: “Avremmo voluto celebrare il trentesimo anniversario con una vittoria sulla mafia e quindi con la scoperta della verità, purtroppo sarà anche quest’anno solo un appuntamento rimandato“.