Cinema
Giffoni Film Festival 2022, Gary Oldman è l’idolo che abbraccia diverse generazioni
L’incontro dell’attore con i Giffoners, in un Festival dall’impatto unico
Tra i numerosissimi talenti di Gary Oldman, ce n’è uno che ha condiviso solo con i Giffoner: il ballo. L’attore premio Oscar ha concesso un ballo sulle note del valzer n.2 di Shostakovich, ormai da anni sigla ufficiale del festival, iniziato sul palco dell’incontro nella Sala Blu della Multimedia Valley e proseguito in platea, assieme al direttore Claudio Gubitosi.
L’incontro dell’attore con i Giffoners
Oldman è un idolo che abbraccia più generazioni – è stato il Dracula di Francis Ford Coppola, il freddo terrorista in Air Force One, l’istrionico malavitoso di Léon – The Professional di Luc Besson e più recentemente Winston Churchill in L’ora più buia, film che gli è valso il premio dell’Academy nel 2018. In sala, però, i più lo ricordano come Sirius Black, figura fondamentale nella saga di Harry Potter, ingiustamente accusato di cospirare con il Signore Oscuro e successivamente promosso a mentore del giovane mago. Sono state naturalmente numerosissime le domande a tema sulla saga e sul personaggio, che hanno innescato una riflessione sul rapporto tra l’attore e chi interpreta. «Sia che presti il volto ad un personaggio di fantasia che realmente esistito,» ha detto, «voglio restare fedele alla sua essenza. Se è ancora viva la famiglia di chi interpreto pongo un’attenzione più particolare perché quello che faccio sia non dico passabile ma digeribile da loro. A me non piace fare imitazioni ma vivere l’anima del ruolo.»
L’attore ha dimostrato un fortissimo supporto per le giovani generazioni, invitandole a non scoraggiarsi di fronte a chi non crede che l’industria dell’intrattenimento sia una strada percorribile da chi non è già nato al suo interno o ha abbastanza denaro per frequentare le scuole più prestigiose, e a chi semplicemente non crede nell’industria dello spettacolo. «Ho iniziato a pensare alla pensione ma sono sereno perché voi siete il futuro del cinema, sangue fresco, energia nuova, passione e ambizione sana,» ha dichiarato.
Gary Oldman a Giffoni Film Festival: un impatto unico
Lo sguardo sul futuro, almeno per ciò che riguarda l’industria del cinema, è fiducioso: durante l’incontro, Oldman ha lodato la recente performance del collega emergente Austin Butler, recentemente al cinema nel ruolo di Elvis, nel biopic di Baz Luhrmann: «Ha davvero incarnato il Re e ne sono ammirato. Per quanto mi riguarda l’importante resta sempre la fedeltà di intenti.»
L’impatto di Giffoni è assolutamente unico, e non ha lasciato indifferente il premio Oscar, che in sala stampa ha tenuto a ribadire l’emozione di trovarsi a rispondere alle domande di ragazzi genuinamente interessati all’industria. La parentesi italiana di Oldman, però, volge al termine: domani ripartirà per Londra per continuare a lavorare sulla seconda stagione della serie Slow horses, prodotta per AppleTv+