Spettacolo
Susanna Lemma, fascino e competenza al servizio della Rai
La conduttrice del TG1 è forse una delle giornaliste più preparate della tv di Stato
È una delle giornaliste più competenti del TG1, Susanna Lemma, conduttrice del telegiornale Rai. Una carriera di grande spicco nel mondo dell’informazione e un fascino davvero ammaliante le hanno permesso di conquistare il pubblico dei telespettatori. Scopriamo di più sulla sua biografia e su alcuni tratti della sua vita privata.
Chi è la giornalista del TG1: la sua biografia e la sua carriera
Susanna Lemma è nata nel 1985, ed è giornalista professionista dal 2011. Laureata in giurisprudenza alla Università Luiss Guido Carli di Roma, ha conseguito il Master in Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia. In realtà la sua formazione non si è certo fermata qui, dato che Lemma ha conseguito anche una laurea in filosofia. La sua carriera è iniziata, come molte colleghe, nelle televisioni locali, dove ha mosso i primi passi.
Il passaggio in Rai segna il grande salto della sua carriera. Lemma ha condotto le edizioni pomeridiane del Gr e curato la rassegna stampa delle morning news di Radio1. Successivamente è passata al TG1 dove, insieme ad altre colleghe, come ad esempio Sonia Sarno, riveste il ruolo di conduttrice. Ha pubblicato nel 2017, per Lateran University Press, il libro Gioventù salvata. Inchiesta sui millennials controcorrente.
Susanna Lemma e Antonio Preziosi, chi è il marito della giornalista
Susanna Lemma è sposata con Antonio Preziosi, direttore di Rai Parlamento dal 2018. Il giornalista tarantino, classe 1967, era stato in precedenza direttore di Radio Uno e della testata del Giornale radio. Laureato con lode in giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma, Preziosi è ormai uno degli uomini dalla maggiore esperienza in Rai.
Quella gaffe sul “ministro della Speranza, Salute” che fece sorridere il Web
Nella carriera di Susanna Lemma ricordiamo anche una simpatica gaffe che ha fatto sorridere il Web. Durante un’edizione del telegiornale, la giornalista, presa da un piccolo lapsus, ha parlato del “ministro della Speranza, Salute”, chiaramente invertendo il cognome del ministro e il relativo ministero.