Cronaca
Guerra in Ucraina, Putin apre ai colloqui ma non alle condizioni Usa
Per il Cremlino, la via preferita per risolvere il conflitto è la diplomazia, ma gli Stati Uniti devono riconoscere come territorio della Federazione le regioni ucraine recentemente annesse
Dopo più di nove mesi di guerra in Ucraina, sembra ancora complicata la possibilità di un cessate il fuoco. Nelle ultime ore il presidente russo Vladimir Putin ha espresso l’apertura a colloqui per assicurare gli interessi della Russia. A confermarlo è stato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Tass, dopo l’offerta di negoziati dal presidente americano Joe Biden. Peskov ha aggiunto che Mosca “considera la pacifica via diplomatica come la preferibile per raggiungere i suoi obiettivi“.
Per il Cremlino, la via preferita per risolvere il conflitto in Ucraina è la diplomazia, ma gli Stati Uniti devono riconoscere come territorio della Federazione le regioni ucraine recentemente annesse.
Il presidente russo Vladimir Putin, in una conversazione telefonica con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha definito gli attacchi missilistici russi in Ucraina “una risposta forzata e inevitabile agli attacchi provocatori di Kiev contro le infrastrutture civili russe, tra cui il ponte di Crimea e impianti energetici“, ha riferito il Cremlino, ripreso dalla Tass.
Kiev: Putin non può essere oggetto di dialogo con il mondo
“Una realtà già compresa nelle principali capitali, ma non ancora riconosciuta a Mosca: Putin non può essere oggetto di dialogo con il mondo perché non ha una sua prospettiva politica nella Russia stessa. L’unica possibilità di sopravvivenza per la Russia è azzerare le élite per cancellare gli ‘errori degli altri‘”. Lo afferma il consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, su Twitter.