Cronaca
Covid, UE incoraggia l’introduzione di test obbligatorio per chi viene dalla Cina
La decisione dal meccanismo integrato europeo di risposta alle crisi. Raccomandato ai passeggeri l’uso di mascherine Ffp2
Il meccanismo integrato europeo di risposta alle crisi (Ipcr) ha fortemente incoraggiato gli Stati Ue “a introdurre per tutti i passeggeri in partenza dalla Cina agli Stati membri il requisito di un test Covid-19 effettuato non oltre le 48 ore prima dalla partenza dalla Cina”. Con l’aumento del numero dei contagi nel Paese asiatico, la situazione continua a preoccupare – e non poco – la Comunità Europea, che sceglie di intervenire.
Tampone obbligatorio dalla Cina, le raccomandazioni per chi viaggia: “Portate mascherine Ffp2”
Arrivano raccomandazioni anche per chi viaggia: “I Paesi membri hanno concordato di raccomandare a tutti i passeggeri in viaggio da e per la Cina di portare mascherine Ffp2”. Inoltre, la riunione del Meccanismo integrato di risposta alle crisi “incoraggia” i Paesi membri a “effettuare test anti-Covid a campione a chi arriva dalla Cina; esaminare e sequenziare le acque reflue degli scali dove sono previsti voli in arrivo dalla Cina; continuare a promuovere le vaccinazioni, incluse le dosi booster e in particolare ai più vulnerabili”.
Intanto arrivano notizie dall’Oms, che afferma come le statistiche ufficiali cinesi non siano al passo con la ripresa dell’epidemia nel Paese. Le parole di Michael Ryan, responsabile dell’Oms per la gestione delle emergenze sanitarie: “Riteniamo che le cifre attualmente pubblicate dalla Cina sotto-rappresentino il reale impatto della malattia in termini di ricoveri ospedalieri, ricoveri in terapia intensiva e soprattutto in termini di decessi”.