Cultura
Rai, Azzurra Meringolo è uno degli storici nomi della redazione esteri del Giornale Radio
Un dottorato di ricerca e tantissima passione per il Medioriente con “I ragazzi di piazza Tahrir”, suo romanzo pluripremiato
Uno degli storici nomi della redazione esteri del Giornale Radio è senza dubbio Azzurra Meringolo, giornalista di lungo corso. Cronista dal gran curriculum e dal background fatto di Paesi mediorientali e non solo, ha dalla sua una carriera di successo. Scopriamo di più su di lei e sulla sua biografia, attraverso alcuni tratti della sua vita privata.
Chi è la giornalista della Rai: età, biografia e altezza
Azzurra Meringolo Scarfoglio è nata il 15 giugno, come apprendiamo dal suo profilo LinkedIn ufficiale, ma non sappiamo di quale anno. Sappiamo, però, che è cresciuta “sotto i portici di Bologna”, come lei stessa ama ripetere. Giornalista presso la redazione esteri del Giornale Radio Rai, dove si occupa soprattutto di questioni mediorientali.
Ha alle sue spalle un dottorato di ricerca in relazioni internazionali. Non c’è solo il giornalismo, infatti, nella carriera di Meringolo, che è anche docente a contratto di Media Arabi all’Università Roma 3. Ha studiato in Europa, Sud America e Medio Oriente, ed ha vissuto a lungo a Gerusalemme.
In passato, inoltre, ha collaborato con testate nazionali e internazionali e diretto la rivista Arab Media Report, ed è stata conduttrice di Radio 3 Mondo. È in Rai dal 2013, lo stesso anno in cui ha ricevuto il premio Indro Montanelli per il suo libro “I ragazzi di piazza Tahrir“. Meringolo è inoltre giornalista professionista. Nel 2014 ha vinto il premio Franco Cuomo International Award per la sezione saggistica. Nel 2017 ha pubblicato “Il sogno anti americano. Un viaggio nella storia dell’opposizione araba agli Stati Uniti”.
Azzurra Meringolo ha un marito e dei figli? Alcune news sulla sua vita privata
Se sappiamo poco della sua biografia, immaginiamo cosa possiamo conoscere della sua vita privata. Non sappiamo se Azzurra Meringolo abbia un marito e dei figli, ma possiamo escludere tale possibilità data la penuria di informazioni sul Web. Ciò che conosciamo è però la sua grandissima passione per il Medioriente, che traspare anche dalle sue parole riguardo il suo “I ragazzi di piazza Tahrir”.