Cronaca
Guerra in Medio Oriente, altri due giorni di tregua a Gaza dopo intesa tra Israele e Hamas
L’accordo prevede il rilascio di 20 ostaggi israeliani, a una media di 10 per ogni giorno aggiuntivo di cessate il fuoco, in cambio della liberazione di 60 detenuti palestinesi
Attraverso la mediazione di Qatar, Egitto e Stati Uniti, è stato raggiunto un accordo tra Israele e Hamas per estendere la tregua in atto a Gaza. Questo accordo, nell’ambito della guerra in Medio Oriente, prevede il rilascio di 20 ostaggi israeliani, a una media di 10 per ogni giorno aggiuntivo di cessate il fuoco, in cambio della liberazione di 60 detenuti palestinesi, seguendo un rapporto di 1 a 3. Lo riporta una nota Ansa.
Tra i liberati da Gaza ci sono stati 11 prigionieri, tra cui 9 bambini e 2 madri del kibbutz di Nir Oz, in cambio di 30 minori e tre donne palestinesi, tra cui Yasmin Shaaban e Etaf Jaradat di Jenin, e Nufouth Hamad di Gerusalemme est.
Guerra in Medio Oriente, Biden accoglie positivamente la proroga della tregua
Il leader di Hamas, Yahya Sinwar, ha mostrato la sua presenza a Gaza incontrando alcuni degli ostaggi nei tunnel e parlando con loro in ebraico. Questa estensione della tregua, che includeva anche l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, era in linea con l’accordo originale, che mirava alla liberazione di 50 ostaggi israeliani in cambio di 150 palestinesi, ma la sua realizzazione non era scontata.
La proroga della tregua è stata accolta positivamente dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e dal segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, che l’hanno vista come un segno di speranza. Hamas ha indicato che i futuri scambi potrebbero includere non solo donne e bambini, ma anche altri ostaggi, come i soldati israeliani rapiti il 7 ottobre, con trattative condotte separatamente da quelle per i civili.
Il processo di rilascio degli ostaggi e dei detenuti palestinesi ha incontrato alcune difficoltà, con Israele che ha accusato Hamas di separare le famiglie e Hamas che richiedeva il rilascio di sei detenuti arrestati prima del 7 ottobre. Tuttavia, nonostante questi ostacoli, l’accordo è stato raggiunto e gli ostaggi rilasciati sono stati portati negli ospedali per visite mediche.
Nonostante questa pausa nei combattimenti, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha avvertito che i combattimenti futuri potrebbero essere più intensi e avvenire in tutta la Striscia di Gaza, sottolineando che la guerra potrebbe non essere ancora conclusa.