Cultura
Roberto Peregalli, un approccio filosofico e cinematografico all’interior design
Una carriera importante e un esempio di come la profondità del pensiero filosofico possa essere trapiantata nel mondo tangibile dell’architettura
Nel mondo dell’architettura e del design, poche figure incarnano una fusione così armoniosa di filosofia e creatività come Roberto Peregalli. La sua carriera è un esempio luminoso di come la profondità del pensiero filosofico possa essere trapiantata nel mondo tangibile dell’architettura e del design, creando spazi che non sono solo esteticamente piacevoli, ma anche ricchi di significati e narrazioni. Scopriamo di più su di lui, attraverso la sua biografia e la sua carriera.
Chi è l’interior design: la sua biografia e la sua carriera
Roberto Peregalli, nato a Milano nel 1961, si distingue nel panorama internazionale dell’architettura e del design per il suo approccio unico e filosofico. Laureato in Filosofia, Peregalli ha tracciato un percorso professionale che intreccia riflessioni teoriche con la pratica del design, rendendolo una figura unica nel suo genere.
Dopo gli studi universitari, Peregalli ha intrapreso un viaggio nel mondo dell’architettura sotto la guida di Renzo Mongiardino, un maestro nel campo. Questa esperienza ha fortemente influenzato il suo approccio al design, fondendo elementi di storia dell’arte, architettura e filosofia in un unico, coeso stile creativo.
Roberto Peregalli, un approccio filosofico e cinematografico alla disciplina: i suoi libri
Nel tardo anni ’80, Peregalli ha fondato, insieme a Laura Sartori Rimini, uno studio di architettura e decorazione. Il duo ha presto guadagnato riconoscimenti internazionali, posizionandosi tra i cento studi di design più influenti al mondo. Questo successo non è solo il frutto della loro abilità tecnica, ma anche della loro capacità di integrare elementi storici e culturali nei loro progetti, creando spazi che sono sia funzionali sia narrazioni visive.
L’approccio di Peregalli al design è descritto come filosofico e cinematografico. I suoi progetti spesso evocano una qualità sognante, radicata nella storia e nella tradizione, ma sempre con uno sguardo al futuro. Questo si riflette anche nelle sue pubblicazioni, tra cui “La corazza ricamata”, “I luoghi e la polvere”, e “Proust, Frammenti di immagini”, opere che esplorano il rapporto tra spazio, memoria e narrazione.
Insieme a Laura Sartori Rimini, ha pubblicato “L’invenzione del passato” e “Grand Tour”, quest’ultimo un’opera che racchiude i progetti più significativi dello studio e illustra il loro approccio unico al design. Queste pubblicazioni non solo mostrano la bellezza e la complessità dei loro lavori, ma fungono anche da riflessione sulla natura del design e sulla sua capacità di influenzare e essere influenzato dalla cultura e dalla storia.