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Moto, startup organizza un viaggio su due ruote sfruttando l’energia solare

Il progetto di Roam Electric è quello di percorrere 6000 chilometri con due moto elettriche, le Roam Air, alimentate unicamente grazie al sole

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Negli ultimi anni, la mobilità elettrica ha fatto la sua comparsa anche nel settore delle due ruote, con sempre più case produttrici che investono nello sviluppo di motocicli elettrici. Tra le alternative sostenibili spicca una startup africana che ha deciso di scommettere su una soluzione innovativa: l’energia solare. Roam Electric, questo il nome dell’azienda, sta portando avanti un progetto ambizioso, destinato a far parlare di sé e a spostare l’attenzione su un nuovo approccio alla mobilità sostenibile.

Negli ultimi anni, la mobilità elettrica ha fatto il suo ingresso anche nel mondo delle due ruote, ma il futuro delle moto elettriche resta ancora incerto. Nonostante la crescente attenzione da parte delle aziende e la continua ricerca su modelli alimentati a batteria, le vendite faticano a decollare. Tuttavia, c’è chi guarda oltre la semplice alimentazione elettrica e punta sull’energia solare come soluzione sostenibile. È il caso di Roam Electric, una startup africana che ha deciso di scommettere su una nuova frontiera della mobilità verde.

Un veicolo concepito per l’Africa: il viaggio a energia solare

In collaborazione con l’Università di Stellenbosch, Roam Electric ha lanciato una sfida ambiziosa: percorrere 6.000 km con due moto elettriche, le Roam Air, alimentate unicamente grazie al sole. Progettate per le esigenze del continente africano, queste moto si distinguono per semplicità e robustezza, due caratteristiche fondamentali per affrontare i terreni aspri e impegnativi delle aree rurali africane. “Una moto pensata per l’Africa” si legge sul sito ufficiale della startup, dove si evidenzia la facilità di manutenzione e l’adattabilità del veicolo a diversi usi, dal trasporto merci a quello di persone, fino alle consegne dell’ultimo miglio.

Il viaggio, però, non prevede soste presso stazioni di ricarica tradizionali. La particolarità di questa sperimentazione risiede nell’utilizzo esclusivo dell’energia solare per alimentare le batterie delle Roam Air. Le due moto saranno seguite da un convoglio di supporto composto da veicoli alimentati anch’essi a energia solare, pronti a garantire una riserva di batterie sempre carica. Questo supporto tecnico è necessario per affrontare un percorso così lungo senza infrastrutture di ricarica adeguate.

L’obiettivo di questa iniziativa non è solo testare le prestazioni delle moto, ma dimostrare che il sole può rappresentare una valida alternativa energetica per la mobilità, soprattutto in aree dove l’accesso all’elettricità è limitato. Se l’esperimento dovesse dare i risultati sperati, potrebbe aprire la strada alla creazione di stazioni di ricarica alimentate interamente da energia solare, riducendo ulteriormente la dipendenza da fonti energetiche tradizionali.

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Una scommessa per il futuro su due ruote

Il progetto di Roam Electric segna un passo avanti significativo nell’esplorazione di soluzioni energetiche alternative. In un contesto, come quello africano, dove spesso mancano le infrastrutture adeguate per sostenere la mobilità elettrica, l’energia solare potrebbe diventare un alleato fondamentale. Non solo si tratta di una risorsa abbondante in molte aree del continente, ma rappresenta una soluzione sostenibile per ridurre l’impatto ambientale dei trasporti.

Se il viaggio si rivelerà un successo, la startup africana potrebbe dare il via a un nuovo capitolo nella mobilità elettrica, accelerando lo sviluppo di soluzioni innovative per la ricarica e l’utilizzo di veicoli elettrici a livello globale. Roam Electric punta in alto, con l’obiettivo di trasformare il sole in una risorsa strategica per la mobilità del futuro.

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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