Salute
Covid, la nuova variante Xec prende piede: quali sintomi presenta
Complice il ritorno a scuola, la diffusione della nuova variante sembra significativa. La sintomatologia ricalca in buona parte quelli già noti per le altre mutazioni del virus: febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e stanchezza
La variante Xec del Covid-19, recentemente emersa, sta attirando l’attenzione degli esperti per la sua combinazione di due mutazioni precedenti, KS.1.1 e KP.3.3. Sebbene la sua diffusione sia in crescita, l’andamento dei contagi non ha suscitato preoccupazioni eccessive. Xec si sta diffondendo con un ritmo del 3,8% al giorno a livello globale, secondo le stime di Mike Honey, ricercatore australiano. Tuttavia, l’evoluzione del virus è monitorata con costanza dalle autorità sanitarie, senza per ora indicare un rischio particolarmente grave rispetto alle varianti precedenti.
Sintomi della nuova forma del virus: qualche novità, ma niente allarmismi
I sintomi principali legati alla variante Xec ricalcano in buona parte quelli già noti per le altre mutazioni del virus: febbre, tosse, mal di gola, dolori muscolari e stanchezza. Tuttavia, alcuni pazienti hanno riportato un sintomo meno comune, la perdita di appetito, che potrebbe essere associata a questa nuova sottovariante. Nonostante ciò, la gravità complessiva della malattia non sembra aumentata rispetto a quanto già osservato in passato. In molti casi, le infezioni legate a Xec non si distinguono per particolare severità, soprattutto nelle persone sane. Inoltre, sintomi come la perdita di olfatto, un segno distintivo delle prime ondate, sono ora meno frequenti.
Covid nuova variante Xec: la diffusione in Italia
In Italia, i dati recenti del Ministero della Salute mostrano una lieve flessione nel numero di nuovi casi di Covid-19. Nella settimana tra il 10 e il 16 ottobre sono stati registrati 11.433 nuovi casi, un leggero calo rispetto ai 11.887 della settimana precedente. Tuttavia, i decessi sono aumentati da 100 a 117, probabilmente a causa di contagi avvenuti nelle settimane precedenti, quando la curva era in crescita. Il maggior numero di nuovi casi si è verificato in Lombardia, con 3.498 contagi, seguita da Veneto, Piemonte e Lazio.
Il ritorno a scuola ha avuto un ruolo nella dinamica dei contagi, ma la situazione generale non desta allarme. Gli esperti sottolineano la necessità di continuare a seguire le misure di prevenzione, ma non vi sono segnali di un’emergenza fuori controllo. Con l’arrivo della stagione influenzale, è consigliabile prestare attenzione e considerare la vaccinazione, sia contro il Covid che contro l’influenza, per proteggere le fasce più vulnerabili della popolazione e mantenere la situazione sotto controllo.