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Spettacolo

Rai, “Mike” racconta Mike Bongiorno: la sua sfavillante carriera e le ombre legate alla sua morte

La storia di uno dei conduttori più amati di ogni epoca della televisione italiana in una miniserie in onda su Rai 1

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Mike Bongiorno

Da lunedì 21 ottobre 2024, la televisione italiana rende omaggio a uno dei suoi padri fondatori con la miniserie “Mike”, in onda su Rai 1. Una produzione che celebra la vita e la carriera di Mike Bongiorno, raccontando il suo incredibile viaggio nel mondo della televisione. La serie, attesissima da un vasto pubblico, offre un ritratto intimo e dettagliato dell’uomo che ha cambiato per sempre il modo di fare intrattenimento in Italia, con un mix di testimonianze e ricostruzioni storiche. Mike Bongiorno è stato il volto di un’epoca e la miniserie promette di raccontarne ogni sfumatura, compreso il mistero della sua tomba e della trafugazione della sua salma.

La vita e la carriera di uno dei conduttori più grandi di sempre

Mike Bongiorno è nato l’8 maggio 1924 a New York da genitori italiani. La sua carriera televisiva inizia ufficialmente negli anni ’50 in Italia, diventando presto uno dei conduttori più amati e seguiti dal pubblico. Programmi storici come Lascia o raddoppia?, Rischiatutto, e La ruota della fortuna lo hanno consacrato come il volto più riconoscibile della televisione italiana. Oltre alla sua presenza magnetica sul piccolo schermo, Mike Bongiorno era noto per la sua professionalità e il suo approccio innovativo alla conduzione.

La sua lunga carriera lo ha reso un simbolo di continuità e cambiamento nel panorama televisivo del Paese, portando intrattenimento e cultura nelle case degli italiani per più di mezzo secolo. È morto l’8 settembre 2009 a Montecarlo, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di milioni di telespettatori.

La tomba di Mike Bongiorno, dove ha sepoltura? Lo spargimento delle ceneri del conduttore

Il destino della sua salma, però, ha conosciuto momenti di grande turbamento. Dopo i funerali, Mike Bongiorno fu tumulato nel cimitero di Dagnente, frazione di Arona, in Piemonte, nella tomba di famiglia. Il 25 gennaio 2011, avvenne un episodio che scosse profondamente l’opinione pubblica: la sua bara venne trafugata da ignoti. Il caso tenne banco per mesi, con le autorità impegnate in serrate indagini per rintracciare il feretro. Il furto della bara di Mike, avvenuto nel piccolo cimitero di Dagnente, rievocò nella memoria collettiva episodi simili, come il trafugamento della salma di Enrico Cuccia, ma per l’Italia intera, fu una vera e propria profanazione del ricordo di uno dei suoi uomini più amati.

Dopo quasi un anno di incertezze, l’8 dicembre 2011, la bara venne ritrovata nei pressi di Vittuone, vicino a Milano. Un passante segnalò la presenza del feretro in aperta campagna, nei pressi di un fontanile. La notizia del ritrovamento riportò un senso di sollievo ai familiari e ai tantissimi fan del conduttore. Il feretro fu trovato integro e ancora sigillato, e dopo il riconoscimento ufficiale, la famiglia decise di far cremare i resti del conduttore. Le sue ceneri vennero disperse nelle amate valli del Cervino, in Valle d’Aosta, luoghi che Bongiorno aveva frequentato spesso e dove aveva trovato pace e serenità.

Nato a Nocera Inferiore il 10 febbraio 1994, è fotoreporter e giornalista nel settore dell'informazione sportiva. Laureato con lode in Scienze della Comunicazione nel 2016 presso l'Università degli Studi di Salerno, e nel 2018 in Corporate Communication e Media nello stesso ateneo. Passionale, creativo, amante della comunicazione face-to-face, è da sempre patito di calcio, del quale è affascinato in ogni sua sfaccettatura. Ha praticato la pallacanestro a livello agonistico per diversi anni. Tra i suoi hobby non si possono tralasciare la musica, la fotografia e la cucina.

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