Cronaca
Fisco, il Governo conferma: “Nessuna proroga per il concordato preventivo”
Smorzate le speranze delle associazioni di categoria dei commercialisti che, nelle ultime ore, avevano fatto circolare l’ipotesi di un’estensione dei termini. C’è aria di sciopero
Nessuna proroga per il concordato preventivo biennale 2024. È quanto ribadiscono fonti governative, smorzando le speranze delle associazioni di categoria dei commercialisti che, nelle ultime ore, avevano fatto circolare l’ipotesi di un’estensione dei termini. “I termini rimangono quelli stabiliti dalle normative vigenti, ovvero entro oggi”, ha dichiarato il Governo tramite una nota all’ANSA, smentendo le indiscrezioni.
Proroga concordato preventivo 2024, la preoccupazione di Confartigianato
La decisione ha immediatamente innescato la reazione delle associazioni di categoria e del mondo imprenditoriale. Confartigianato, attraverso il presidente Marco Granelli, ha espresso delusione e preoccupazione, sollecitando una proroga che, secondo l’associazione, sarebbe stata necessaria per garantire una valutazione ponderata da parte delle imprese. “Senza una dilazione dei termini, molte aziende rischiano di non riuscire a beneficiare di questa opportunità”, ha sottolineato Granelli.
L’appello di Confartigianato si basa su una rilevazione interna condotta tra oltre 46.000 imprese che soddisfano i requisiti per accedere al concordato. Il sondaggio ha mostrato come al 22 ottobre solo il 70% della platea fosse stato raggiunto per ricevere adeguata informazione, con un tasso di adesione del 18%, destinato a crescere al 23% grazie agli ultimi incontri informativi programmati.
In segno di protesta per la mancata proroga, le principali associazioni di categoria dei commercialisti – tra cui ANC, ANDOC, FIDDOC e UNICO – hanno proclamato uno sciopero nazionale. L’astensione, iniziata oggi, 31 ottobre, e prevista fino al 7 novembre, interesserà l’invio delle dichiarazioni dei redditi e IRAP, manifestando il dissenso di una categoria alle prese con tempistiche operative sempre più serrate e carichi di lavoro complessi.