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Volley Finale scudetto Superlega 2018: la Lube vince 3-2 contro Perugia
Gara 2 della serie Finale scudetto SuperLega UnipolSai va in scena all’Eurosuole. Gremito in ogni ordine di posto, rumoroso anche per la massiccia presenza di tifosi perugini. A vincere è la Lube, per 3-2, e porta la serie con la Sir Safety sull’1 pari.
Questo secondo atto della sfida finale è una gara di nervi. Un match che è un calderone incandescente in più punti. Oltre due ore e mezze di gioco, o di battaglia, che dir si voglia. Una partita intensa, comandata nei primi due set dalla Sir, che sembrava aver messo già un’ipoteca sulla gara e sullo scudetto.
Però la Lube risorge, trascinata da un necessario Stankovic, da un Sokolov incandescente e un Juantorena intramontabile e allora tutto sembra essere possibile, anche riaprire una serie scudetto.
La partita
1° set
Il primo set è ad alta tensione, a suggellare l’importanza del match, che potrebbe garantire una fetta della Coppa da portare a casa. La Lube parte bene, scattando in avanti con una ficcante serie al servizio di Sander. Perugia però non manca di tenacia, e con De Cecco in distribuzione, ritorna subito a dare del filo da torcere ai padroni di casa.
I block devils spingono sull’acceleratore, cercando di contenere gli errori al servizio e implementando qualche ace con Atanasijevic e Zaytsev. Civitanova resta positiva in attacco, con Sokolov che chiude il parziale con oltre il 60% di efficienza. I problemi al servizio sono però troppo ingombranti (9 errori nel set) per i padroni di casa e i perugini possono portare il set a casa (22-25).
2° set
Nel secondo set la musica non sembra cambiare. Perugia si dimostra solida in tutti i fondamentali, capace di sovvertire ogni difficoltà a suo vantaggio, grazie soprattutto alla lucidità in regia di De Cecco. Poi però un battibecco sottorete tra Atanasijevic e Juantorena rimette in marcia i padroni di casa.
Sokolov è incandescente, inanella due ace e in attacco scava solchi sul taraflex tricolore. La Lube può mettere la testa davanti, ma i perugini non mollano, e Anzani diventa più che decisivo, confermando l’ottimo rendimento stagionale. Con un colpo di coda, Perugia la spunta (24-26) e si porta sul 2-0.
3° set
Il terzo parziale è l’ultima chiamata per i padroni di casa per restare in partita. Medei opta per tenere in campo Stankovic e Kovar, scelta che si rivela vincente, Christenson trova nel serbo un terminale offensivo di riferimento. Un calo d’attenzione si rivela fatale per Perugia. I cucinieri ne approfittano, migliorano anche al servizio, ed il set si chiude con due ace di Juantorena (25-17).
4° set
Il quarto parziale è in balia del cambio palla. Sembra essere così nella prima manciata di punti, poi però è Atanasijevic dai nove metri a mettere a ferro e fuoco la seconda linea di Civitanova (9-15). Il match sembra ormai compromesso. Sembra. Perché Civitanova ha ancora un’occasione per portare al quinto gli avversari.
I cucinieri rientrano in partita inanellando una serie di muri che getta nello sconforto l’attacco perugino, e si rivela fatale. La Lube in un attimo furioso e rocambolesco riesce a rimandare l’esito del match al tie break (25-23).
5° set
Sulla spinta dei due set vinti in rimonta la Lube respira e trova subito un buon margine di vantaggio. Sokolov e Juantorena spingono in attacco, mentre dall’altra parte della rete sono Atanasijevic e Russell a subire la presenza a muro di Stankovic. Sembra quindi essere lesa la grande fluidità in cambio palla che aveva regnato in Gara 1 e per metà Gara 2. La Lube incassa i sette ace di Atanasijevic nel match e porta a casa un match incredibile (15-11).