Cronaca
Cava de’ Tirreni, in carcere il boss finto invalido Mario Bisogno
Il capo clan è stato arrestato con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato: pur riconosciuto come invalido totale e cieco parziale, guidava l’auto. Bisogno era già ai domiciliari
Torna in carcere il boss della camorra di Cava de’ Tirreni Mario Bisogno. L’accusa per il capo clan è quella di truffa aggravata ai danni dello Stato.
L’uomo era stato sottoposto agli arresti domiciliari, pena che doveva scontare per dieci anni. Ma a seguito delle indagini condotte dal personale della Polizia di Stato appartenente al settore Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cava, è stato emesso il mandato di cattura per il camorrista capo dell’omonima famiglia.
Mario Bisogno di nuovo in carcere: tutte le scorrettezze del capo clan
Bisogno era riconosciuto dallo Stato come invalido totale e cieco parziale. Ma, stando alle ricerche effettuate dalle autorità, guidava sistematicamente l’auto; inoltre, la patente di guida dell’uomo era stata revocata. Tanto per aggiungere qualcosa, Bisogno camminava regolarmente senza l’uso delle stampelle, che portava sempre al seguito, senza tuttavia utilizzarle.
Alle spalle dell’uomo lunghi periodi di detenzione in carcere per reati di associazione per delinquere di stampo camorristico, rapina, estorsione ed usura. Bisogno era ormai da molti anni ai domiciliari nella sua residenza a Cava de’ Tirreni. Tuttavia, si pensava che avesse scontato la pena in maniera regolare. Evidentemente, dato quanto emerso nelle ultime ore, le scorrettezze commesse dall’uomo sarebbero diverse e disparate.