Calcio
Napoli Calcio, deferiti Reina, Aronica e Paolo Cannavaro per rapporti con la camorra
I tre ex azzurri sono invischiati nell’operazione della Direzione Distrettuale antimafia. Alla base dell’indagine alcuni rapporti sospetti con esponenti della malavita
Il Napoli e alcuni suoi ex calciatori tremano. Il procuratore federale, Giuseppe Pecoraro, ha deferito Pepe Reina, Paolo Cannavaro e Salvatore Aronica. La notizia è stata riportata dalla “Gazzetta dello Sport”.
Motivo? Pare che i tre ex tesserati azzurri (due non più in maglia partenopea, uno al saluto) siano invischiati nell’ambito dell’inchiesta per rapporti con la Camorra. L’indagine è condotta dalla Direzione Distrettuale antimafia di Napoli.
Deferimenti Napoli: le accuse mosse a Cannavaro, Reina e Aronica
Paolo Cannavaro viene accusato di aver intrattenuto dal 2009 ad oggi frequentazioni con pregiudicati, titolari di un’agenzia di scommesse Eurobet, con il fine di tentare di vendere un orologio dal valore di 400mila euro.
Inoltre, all’ex capitano azzurro viene imputato di aver cercato di ottenere dalla società due biglietti omaggio per soggetti assimilabili al clan camorristico Lo Russo.
Nello stesso caso, Cannavaro aveva fornito al team manager del Napoli De Matteis nominativi con dati anagrafici errati. L’ipotesi è quella di voler sviare il controllo circa la sussistenza di provvedimenti giudiziari e amministrativi. A tal proposito, è stato deferito anche lo stesso De Matteis, per aver rilasciato i biglietti sotto nominativi falsi.
Simile l’accusa rivolta a Pepe Reina che, come Cannavaro, intratteneva e intrattiene rapporti con gli Esposito, proprietari della suddetta agenzia di scommesse. Qui si parla invece di uno scambio di cortesie, come disponibilità di auto di grossa cilindrata. Anche per Sasà Aronica l’accusa è quella di aver intrattenuto rapporti di amicizia con gli stessi Esposito.
Anche tre società coinvolte nell’inchiesta: il Napoli, appunto, ma anche Sassuolo e Palermo, dove hanno militato rispettivamente Cannavaro e Aronica.