Calcio
“Pompini a raffica”, il protagonista di quel titolo: “Mi rispettano tutti”
Così parlò Stefano, che quel giorno realizzò una doppietta fondamentale per la sua squadra: “Finché si sta nello scherzo ci rido su, basta che non si esageri. Ma non ho mai avuto problemi”
Un titolo di giornale balzato agli onori della cronaca, più per un fatto di colore che per il contesto strettamente sportivo della vicenda. “Pompini a raffica, Sammargheritese kappaò”: così “Il Secolo XIX”, celebre quotidiano genovese, commentò in breve una partita di Serie C2.
Al “Comunale” di Fiorenzuola d’Arda va in scena la partita tra i locali rossoneri e la squadra di Santa Margherita Ligure, valida per il Campionato Interregionale 1989-90 (un torneo simile all’odierna Serie D). Un dominio pressoché totale nella ripresa per i padroni di casa, che si rendono protagonisti di un netto successo e volano verso la promozione in quarta serie, conquistata con un solo punto su Vogherese e Valenzana.
“Pompini a raffica”, parla il calciatore Stefano: “Finché si rimane nello scherzo ci rido”
Il titolo balzò agli onori della cronaca. Conciso, ma allo stesso tempo ambiguo e divertente. Si parla di Stefano Pompini, che quel giorno regalò tre punti fondamentali alla sua squadra segnando una doppietta.
Queste le parole che qualche anno fa concesse a “SportLive.it”: “Quel titolo mi rese famoso, all’epoca se ne parlò molto. Lo ripresero i quotidiani nazionali, e ancora oggi se ne ride su Facebook. Come la presi? Fin quando c’è la battuta io sto allo scherzo. Basta che non si esageri. In passato ero molto attento, soprattutto per i miei figli, che potevano essere bersaglio di ironie. Ma devo dire che alla fine mi hanno sempre rispettato tutti, sia nella mia carriera da calciatore che nella vita quotidiana“.