Cinema
Aladdin – Recensione No Spoiler del Live Action Disney, video trailer
Tutto ciò che c’è da sapere sull’ultima pellicola della Disney
Aladdin è la pellicola live-action che trae spunto dall’omonimo film d’animazione datato 1992, prodotto dalla Walt Disney Pictures e distribuito dai Walt Disney Studios. Il film è uscito il 22 Maggio nelle sale di tutto il mondo.
Il film è stato co-scritto e diretto da Guy Ritchie (registra dei due Sherlock Holmes). Presenta un cast multietnico in cui spicca Will Smith nei panni de Il Genio della Lampada.
La campagna promozionale del film ha fin da subito creato discussioni e polemiche. Rivisitare uno dei grandi Classici Disney tra i più amati da intere generazioni rappresenta sempre un rischio narrativo. Esempio palese è stato il live action La Bella e La Bestia uscito nelle sale nel 2017. In quel caso la pellicola ha diviso in due i pareri di critica e pubblico.
Dal canto suo, Aladdin risulta un film riuscito perfettamente a metà. La pellicola riprende fedelmente gli eventi e gli accadimenti del cartone animato. Modifica con parsimonia ma senza aggiungere elementi degni di nota.
Nel bene e nel male, la trama resta fedele e coerente con quella dell’originale film d’animazione. Una storia di emarginazione sociale, nel live action maggiormente incentrata sullo stereotipo femminile.
Non manca la componente magica e onirica, grazie a un atto centrale completamente dominato dal carisma e dalla simpatia di Will Smith nei panni del Genio. Risultano infatti molto ben riuscite le canzoni “Grazie a un amico come me” e “Il Principe Alì”.
La componente degli effetti speciali gioca parte fondamentale nel film. Particolarmente spicca un piano sequenza iniziale di notevole impatto e qualità. Peccato che la scenografia non risulti adeguatamente a livello, rappresentando Agrabah come una città piccola e a tratti quasi claustrofobica.
Se il personaggio raffigurato da Will Smith crea momenti di forte partecipazione e divertimento, lo stesso non si può dire per il resto di un cast che ha comunque svolto un egregio lavoro. Fra tutti è probabilmente il personaggio di Jafar (Marwan Kenzari) che non riesce a spiccare.
Se nel cartone animato il villain si distingueva per arguzia, originalità e perfidia, nel live action l’antagonista non viene sviscerato a dovere, risultando “cattivo” ma nulla più. Il personaggio manca di pathos, a differenza di una Jasmine insolente e di un Aladdin coraggioso.
Posto molto bene, ripetutamente, il dualismo tra Aladdin come persona e Il Principe Alì come pseudosultano. Un Aladdin contrapposto tra l’essere e l’apparire, guidato da un Genio che lo illustra su come la gente guarda solo quello che vuole vedere.
Ben realizzati anche i lavori in CGI quali Yago, Abu e il Tappeto Magico, tutti ben caratterizzati sia in gag spoetizzanti che in movimenti “realistici” che raffigurassero i loro stati d’animo. Personaggi che accompagnano Aladdin come aiutanti e spalle comiche.
Tutto sommato, Aladdin è un film non esente da difetti, mostrando un enorme potenziale non pienamente sfruttato. Sta di fatto che la visione al cinema risulta non solo consigliata, ma persino obbligatoria. Il film infatti, vi renderete conto, punterà su colori poco saturi e ambienti molto bui, godibili dinanzi al grande schermo, ma sicuramente penalizzati da una visione home video.
La Disney punta ancora una volta sul nostro fattore nostalgia, e non mentiamoci, non ci sarà nulla di nuovo e originale ma riesce a commuoverci come sempre.
Aladdin è il portavoce di una storia da “Le mille e una notte” nonostante nè il personaggio nè l’ambiente sembrano ben inseriti in questo. Una storia semplice, adatta a tutte le età, Aladdin è sia avventura che romanticismo, con note di magia e personaggi più o meno memorabili.