Attualità
Giornata mondiale del dialogo tra religioni e omosessualità, 13 gennaio: la storia di Alfredo Ormando
La storia del poeta siciliano e del suo gesto per cui Arcigay ha istituito la Giornata Mondiale
Il 13 gennaio 1998 il poeta siciliano Alfredo Ormando si dà alle fiamme in Piazza San Pietro a Roma, tentando il suicidio. Morirà pochi giorni dopo nell’ospedale Sant’Eugenio, il 23 gennaio.
Alfredo Ormando e il suo gesto per cui Arcigay ha istituito la Giornata Mondiale
“Chiedo scusa per essere venuto al mondo, per aver appestato l’aria che voi respirate con il mio venefico respiro, per aver osato di pensare e di agire da uomo, per non aver accettato una diversità che non sentivo, per aver considerato l’omosessualità una sessualità naturale, per essermi sentito uguale agli eterosessuali e secondo a nessuno, per aver ambito a diventare uno scrittore, per aver sognato, per aver riso”.
L’allora presidente nazionale dell’Arcigay Franco Grillini commentò così l’atto del 39enne: “è stato un gesto lucido e determinato che proviene da una condizione, quella degli omosessuali italiani, che è sempre più difficile. L’Arcigay rivolge un appello alle istituzioni perché ascoltino la voce di chi, come Ormando, chiede una società più giusta e più civile”.
La spiegazione del suo gesto appare chiaramente in un’altra lettera, datata natale del 1997, indirizzata ad un amico, in cui scrisse: “Penseranno che sia un pazzo perché ho deciso Piazza San Pietro per darmi fuoco, mentre potevo farlo anche a Palermo. Spero che capiranno il messaggio che voglio dare: è una forma di protesta contro la Chiesa, che demonizza l’omosessualità, demonizzando nel contempo la natura, perché l’omosessualità è sua figlia”.
Dal 1999 è stata istituita da Arcigay la Giornata Mondiale del dialogo tra Religioni e Omosessualità, per cui segnaliamo il progetto “Mi fido di Te”, servizio di ascolto per cristian* LGBT+ e i loro genitori curato dal Progetto Giovani Cristiani LGBT e dall’Associazione La Tenda di Giornata.