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Anniversario Terremoto 2016 Centro Italia, Il Presidente Draghi ad Amatrice: “Sono qui per portare fiducia”
Il premier, insieme alle altre autorità, ha partecipato alla messa celebrata dal vescovo di Rieti
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha partecipato questa mattina ad Amatrice alle celebrazioni in occasione dell’anniversario del sisma del 2016. Dopo la deposizione di una corona di alloro alla base del Monumento presso il parco ‘Giovanni Minozzi’, il Presidente Draghi ha incontrato i familiari delle vittime del sisma.
“Se oggi sono qui è perché lo Stato vi è vicino. In passato è stato lento ma adesso la situazione è diversa: i lavori di ricostruzione stanno procedendo più velocemente. Sono oggi qui a portarvi fiducia e l’impegno del Governo”, ha detto.
Nel corso dell’incontro è stato anche affrontato il tema della creazione di un fondo per le vittime degli eventi sismici, sul quale – è stato ricordato – c’è già una iniziativa parlamentare.
“Il Governo, fin dal suo insediamento, ha riservato grande attenzione agli interventi per la ricostruzione e lo sviluppo delle aree terremotate. La prima e più importante misura adottata dal Governo è la destinazione di un’apposita linea di investimento – del valore di 1,78 miliardi di euro – per la ricostruzione e lo sviluppo dei territori del Centro Italia colpiti dai sismi del 2016 e 2017, nell’ambito del Piano complementare al PNRR. A questa si è aggiunta una norma del DL Semplificazioni mirata a garantire per questi interventi una governance unitaria multilivello. Infine, è stato avviato dal Governo il confronto con le regioni e i comuni per la definizione del Contratto istituzionale di sviluppo per la ripresa post-sisma”.
La celebrazione della messa ad Amatrice
Le celebrazioni si sono concluse con la Santa Messa officiata dal vescovo di Rieti, mons. Domenico Pompili, presso il campo sportivo ‘Paride Tilesi’. Oltre al premier Draghi e ai rappresentanti delle istituzioni, alla messa erano presenti anche i parenti delle vittime. Tutti si sono accomodati su sedie distanziate per le regole Covid, con mascherine e all’ingresso è stata controllata la temperatura. Alcune sedie sono rimaste vuote. Accanto all’altare c’erano gli stendardi di molti Comuni e, dall’altro lato, il coro vestito di nero che ha aperto la cerimonia con l’Alleluia.