Spettacolo
Sanremo 2025, Conti: “Ci saranno meno canzoni e le serate finiranno prima”
Il direttore artistico del prossimo Festival: “Tornerà la distinzione tra Giovani e Big, e non ci saranno le eliminazioni”
Sanremo 2025 si prospetta come un’edizione che rispetta la tradizione ma porta con sé una ventata di freschezza. Doppia gara per Nuove Proposte e Big, senza eliminazioni; stop alle maratone e spazio a serate più snelle, con il ritorno del Dopofestival. Carlo Conti, appena nominato conduttore e direttore artistico del festival, ha rivelato queste prime anticipazioni su Sanremo 2025 durante un’intervista con Giorgia Cardinaletti a Tg1 Mattina Estate.
Carlo Conti: “Niente maratone notturne, finiremo sempre prima”
Tra le novità più interessanti c’è il ritorno della doppia gara. Conti ha deciso di separare le competizioni tra Nuove Proposte e Big. “Le Nuove Proposte non andranno ad aumentare il numero dei Big, ma avranno la loro gara e i Big faranno la loro corsa,” ha spiegato, aggiungendo che ci saranno meno canzoni in gara rispetto agli anni passati. Il vincitore delle Nuove Proposte sarà probabilmente proclamato durante la serata delle cover, un momento che celebra le nuove voci senza la pressione delle eliminazioni, che Conti considera ormai anacronistiche.
Un altro cambiamento significativo riguarda la durata delle serate. Dopo anni di critiche per le lunghe maratone notturne, Sanremo 2025 terminerà intorno a mezzanotte e mezza. Questa scelta permetterà di reintrodurre il Dopofestival, un appuntamento molto amato che mancava da diversi anni. Conti, però, non ha ancora rivelato chi lo affiancherà nella conduzione del festival, spiegando che l’organizzazione del lavoro segue vari step: prima il regolamento, poi l’attenzione alle Nuove Proposte, successivamente i Big e infine la parte spettacolare.
Anticipazioni Sanremo 2025, circolano i nomi per il Dopofestival: Cattelan in pole
La selezione delle canzoni è, come sempre, un processo cruciale. “La ‘bistecca’ del festival sono le canzoni, i cantanti in gara, il resto è contorno,” ha sottolineato Conti, evidenziando l’importanza della scelta dei brani. Il direttore artistico ha già iniziato ad ascoltare le prime proposte, spiegando che la tecnologia ha cambiato il modo in cui le canzoni vengono inviate: “Solo dieci anni fa arrivava ancora il cd, ora ti arriva il WhatsApp, il file sulla mail”. L’ascolto entrerà nel vivo tra fine agosto e settembre, con l’obiettivo di puntare sulla “musica che sta andando adesso”.
Per quanto riguarda gli ospiti, Conti ha suggerito che il festival potrebbe concentrarsi principalmente sulla forza musicale dei concorrenti, rendendo superflua la presenza di grandi ospiti. Tuttavia, ha espresso un sogno particolare: vedere Vasco Rossi aprire il festival cantando “Albachiara”. “Vasco, pensaci: non lo voglio io, lo vuole l’Italia,” ha detto Conti.
Per la conduzione del Dopofestival, circolano già alcuni nomi. Alessandro Cattelan sembra essere in pole position, ma non si escludono Stefano De Martino e Piero Chiambretti. Conti ha escluso la presenza degli amici di sempre, Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni, considerandola una scelta banale, sebbene il ricordo del loro ingresso al Teatro Ariston nel 2017 rimanga uno dei più emozionanti per lui.