Attualità
Costituzione, l’articolo 15: come funzionano la libertà e la segretezza della corrispondenza?
Un diritto inviolabile, che spetta a tutti gli individui. Ma come funziona con i nuovi mezzi di comunicazione?
L’art. 15 della nostra Costituzione sancisce una delle libertà più importanti del nostro ordinamento, ossia la libertà e segretezza della corrispondenza. Ma cosa tutela la norma nello specifico? Quali sono le nuove forme di comunicazione che l’articolo in commento tutela?
Articolo 15 Costituzione, cosa dice la norma: inviolabilità di libertà e segretezza della corrispondenza
La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.
L’art. 15 stabilisce che la nostra corrispondenza e ogni altra forma di comunicazione devono essere libere e non possono essere intercettate, impedite o controllate, salvo i casi previsti dalla legge. L’inviolabilità riguarda sia i mittenti che i destinatari della comunicazione. La libertà di comunicazione spetta a tutti gli individui, nonché e ai soggetti collettivi privati, come ad es. le associazioni. A salvaguardia di questa libertà, nel 1996 è stato istituito il Garante per la privacy (Autorità garante per la protezione dei dati personali), il cui scopo è di garantire la tutela delle persone per quanto riguarda il trattamento dei loro dati personali che possono essere trasmessi via corrispondenza.
Articolo 15 Costituzione: come funziona per mail, messaggi, conversazioni, chat, videoconferenze
Con questa norma la Costituzione protegge la corrispondenza privata, una garanzia che consente di rendere effettiva la libertà di comunicazione. Tuttavia, successive interpretazioni da parte della giurisprudenza hanno esteso questa garanzia di libertà a comunicazioni di altro genere: le conversazioni; i messaggi di posta elettronica; le comunicazioni scambiate in chat o in videoconferenza. Anche le mail che inviamo, quindi, sono inviolabili, salvo i casi di controllo consentiti dalla legge. Ovviamente, ciò non si applica a messaggi in chat pubbliche, perché in questo caso stiamo volutamente e consapevolmente comunicando con un pubblico molto vasto.