Cronaca
AstraZeneca e casi di trombosi. Atteso per domani sera il parere dell’Ema
Si attende la valutazione dell’Agenzia europea per i medicinali su eventuale correlazione con trombosi rare. In molti paesi si valuta l’uso del vaccino anglo svedese solo per certe categorie
Ancora una volta il vaccino anglo svedese AstraZeneca si ritrova sotto la lente d’ingrandimento per quanto riguarda le correlazioni con i rari casi di trombosi. Il comitato per la sicurezza dell’Ema, l’Agenzia europea dei medicinali, dovrebbe emettere una raccomandazione aggiornata mercoledì pomeriggio, 7 aprile.
Un primo annuncio è arrivato dalla commissaria UE alla Salute, Stella Kyriakides. “Siamo in stretto contatto con l’Agenzia europea del farmaco (Ema) sulla valutazione della farmacovigilanza del vaccino di AstraZeneca. La valutazione è attesa per mercoledì”. Fonti interne dell’agenzia, successivamente, hanno ipotizzato anche la possibilità che il responso slitti alla giornata successiva, giovedì 8 aprile. Tema del parere richiesto a Ema è l’esistenza di eventuali collegamenti fra i rarissimi casi di trombosi manifestatisi negli ultimi tempi e l’antidoto elaborato dall’azienda anglosvedese.
Vaccino AstraZeneca, Sileri: “L’Ema potrebbe escludere una determinata categoria”
“Per maggiore precauzione, è possibile che l’Agenzia europea dei medicinali Ema indichi che per una determinata categoria è meglio non utilizzare il vaccino anti-Covid di AstraZeneca”. Ad affermarlo a Radio 24 è stato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, precisando tuttavia che “questo è successo anche per tanti altri famaci” e che nel caso di AstraZeneca il vaccino è stato utilizzato “in un numero estremamente alto di soggetti, mentre gli eventi trombotici rari segnalati sono pochissimi“.