Cronaca
Avellino, scontro per il Mercato: la risposta del sindaco Festa
Si fa sempre più duro lo scontro tra il primo cittadino avellinese e gli ambulanti sulla questione mercato. L’accusa è di una morosità da parte dei commercianti di circa un milione di euro, tra Tari e Tosap
Negli ultimi giorni a tenere banco nella cronaca di Avellino è la questione mercato bisettimanale. La revoca di quest’ultimo da parte del sindaco Gianluca Festa ha mandato su tutte le furie gli ambulanti, che anche nella mattina di martedì 14 gennaio si sono fatti sentire con una protesta partita da Campetto Santa Rita direzione Comune. Il primo cittadino avellinese ha risposto prontamente alle accuse che gli sono state indirizzate.
Avellino questione Mercato, sindaco Festa: “Morosità per 1 milione di euro”
Facciamo un passo indietro. Nella giornata post-Epifania, ovvero il 7 gennaio, era già stato impedito agli ambulanti di tenere le solite giornate di mercato nel piazzale antistante lo stadio Partenio-Lombardi. L’amministrazione comunale ha motivato questa dura scelta affermando che non tutti i commercianti avevano appianato le pendenze economiche verso il Comune di Avellino rappresentate da Tari e Tosap.
In seguito, il primo cittadino aveva promesso a chi si fosse messo in regola, di partecipare al mercato, ma questa volta a Valle, dove, questa mattina su 70 ambulanti previsti non se ne è presentato nemmeno uno. Tutti uniti per manifestare contro palazzo città, accusando nuovamente Festa.
La risposta di quest’ultimo, affidata ad una conferenza stampa straordinaria, non si è fatta attendere: “La delocalizzazione ci ha consentito di mettere a fuoco anche alcune questioni, a partire da quella relativa alle morosità. Queste, tra Tari e Tosap, toccano un milione di euro. Sul pagamento di queste passività sarò intransigente: solo chi le soddisferà potrà entrare nel Mercato. Ho già incontrato una cinquantina di commercianti, slegati dai sindacati, che mi hanno dato il loro benestare. In settanta sono già pronti a lavorare. Stiamo già effettuando delle decadenze per partita Iva chiuse e per persone non presenti in Italia. La situazione è magmatica e va chiarita, le proteste, in un certo senso, serve a coprire proprio questo. Abbiamo effettuato molte verifiche, stiamo mettendo le mani in una situazione complessa. Sono contento che le Forze dell’Ordine siamo dalla nostra parte”.