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Musica

Biagio Antonacci, canzone dedicata alla Cavese: testo e video di “Stanco”

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Il cantante originario di Bologna, Biagio Antonacci, non ha bisogno di presentazioni. Uno dei cantautori più conosciuti in Italia, con tanti anni di carriera alle spalle. Ha da poco presentato il suo nuovo lavoro, dal nome “Dediche e Manie”, nel quale risalta una canzone su tutte, dal titolo “Stanco“. Nel testo di questo splendido pezzo, c’è un versetto che ricorda un episodio del suo passato, che non ha niente a che fare con la musica. Di cosa parliamo? Della sua prima ed unica presenza in Serie D con la maglia della Cavese.

Biagio Antonacci: testo e video di “Stanco”, canzone che ricorda il gol mancato in Serie D

Correva l’anno 2003, e il cantante bolognese fu tesserato dalla Cavese per un unico match. All’epoca, il club militava in Serie D, e aveva in programma un match contro il Vittoria. Era una domenica particolare quella, poiché i metelliani festeggiavano proprio quel giorno la promozione in Serie C2.

Negli ultimi dieci minuti, Biagio Antonacci fu buttato nella mischia. Appena entrato, si ritrovò davanti la porta, e doveva solo appoggiare il pallone in rete, ma sbagliò clamorosamente. Quel gol mancato non lo ha certo dimenticato, anzi, a tal punto da dedicargli un verso nella sua nuova canzone. Lo ha ricordato lo stesso lui in una recente intervista per Radio Italia:

“Le canzoni non sono mai autobiografiche ma questa un po’ lo è. Quando ho giocato in D con la Cavese: mi hanno fatto il cartellino per una sola partita in occasione di una grande festa a Cava de’ Tirreni, ero calciatore a tutti gli effetti, avevo 39 anni e ho sbagliato un gol che, se la palla fosse andata in rete, anche la Cnn ne avrebbe parlato. Sarei stato un cantante 39enne, entrato a 10 minuti dalla fine, che fa una rete in D. Ho pensato per anni a quel goal mancato, mettiamoci nei panni dei giocatori quando sbagliano i rigori”.

Ecco video e testo di Stanco:

“Amico mio mi sento stanco
E non ho neanche lavorato
Avrei dormito fino a sera
Avrei bevuto vino invano
Per non svenire sul divano
Quando mi sveglio viene il bello
Magari poi svegliarsi presto
E farsi schifo nello specchio
Come è difficile trovare la naturale
Posizione
Amico mio son solo stanco
Stanco sono proprio stanco
Ma non devi preoccuparti
Ho soltanto aperto ancora gli occhi
Stanco di sentirmi troppo
Basterebbe poco o niente
Penso ancora al goal che non ho fatto
No non devi preoccuparti c’è un inferno
In ogni cuore, dopo c’è una vita da mangiare
Stanco sono solo stanco e per giunta sono un fiore
Di cose che vorrei nascessero
Amico mio la mia città
È costruita sul passato
Lo si respira in ogni spazio
Vorrei conoscermi di più
Analizzare le radici, chissà come erano
I miei nonni, i loro sogni i loro inganni
E se facevano l’amore, l’amore, l’amore
Stanco sono proprio stanco
Ma non devi preoccuparti
Ho soltanto aperto ancora gli occhi
Stanco di sentirmi troppo
Basterebbe poco e niente
Penso ancora al goal che non ho fatto
No non devi preoccuparti c’è un
Inferno in ogni cuore, dopo c’è
Una vita da mangiare
Stanco sono solo stanco e per
Giunta sono un fiore di cose
Che vorrei nascessero
Rose che poi daranno cose che
Poi ti parleranno, di notte senza luce
E qualcuno ascolterà, impressione nella mente
Se c’è pressione cambia il mondo
Amico mio sono solo stanco
Stanco, stanco”.

Nato ad Avellino nel maggio '95 è un giornalista, attivista antimafia e talvolta scrittore un po' troppo malinconico. Grande appassionato di sport, divoratore di libri e ascoltatore incallito dei Pearl Jam.

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