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Bonus carburante, la proroga per i dipendenti del settore privato varrà per tutto il 2023
Il benefit riguarderà tutti i lavoratori delle aziende che, a discrezionalità, sceglieranno di aderire all’iniziativa
Sarà prorogato per tutto il 2023 il bonus benzina da 200 euro. Nel Decreto trasparenza il governo Meloni ha deciso di posporre i termini al 31 dicembre 2023 per i lavoratori dipendenti. La decisione, derivante dal costante aumento dei prezzi del carburante che sta pesando sulle tasche dei cittadini italiani (e non solo), ha congelato anche lo sciopero dei benzinai atteso per il 25 e 26 gennaio. Vediamo insieme come funziona il bonus, chi può richiederlo e quando arriva.
A chi spetta il bonus carburanti: quali dipendenti soddisfano i requisiti per averlo
Partiamo subito dai destinatari del provvedimento. Il bonus benzina da 200 euro, come possiamo apprendere dalla circolare 27/E, riguarda i datori di lavoro che operano nel “settore privato”. Restano dunque fuori le amministrazioni pubbliche: ai lavoratori dipendenti del settore pubblico non verrà corrisposta l’agevolazione.
Il beneficio riguarda i lavoratori dipendenti, da intendersi sulla base della tipologia di reddito prodotto, ossia quello di lavoro dipendente. Dunque, non esistono dei requisiti specifici che il dipendente privato debba soddisfare, in termini di tipologia del contratto (stage, contratto a tempo indeterminato, a termine, part-time ecc.).
Come richiedere il bonus benzina da 200 euro: discrezionalità alle aziende
Al momento non esiste una procedura che preveda una domanda da compilare per richiedere il bonus benzina da 200 euro. Spetta, infatti, all’azienda la valutazione sulla platea di dipendenti a cui va erogato il bonus, e soprattutto se effettivamente questo debba essere corrisposto o meno. È compito e scelta del datore di lavoro individuare la platea di beneficiari.
Ciò apre sicuramente a tante strade: ci saranno, sicuramente, delle aziende private che sceglieranno di non erogare il bonus carburante per i propri dipendenti. Si tratta di una fattispecie di cui si occupa, normalmente, il consulente del lavoro dell’azienda stessa.
Quando arriva il bonus benzina da 200 euro: come funziona l’erogazione
L’Agenzia delle Entrate ha parlato inoltre della natura del bonus:
- possono essere corrisposti fin da subito, nel rispetto dei presupposti e dei limiti normativamente previsti, senza necessità di preventivi accordi contrattuali
- possono essere corrisposti anche ad personam
- sono integralmente deducibili dal reddito d’impresa (articolo 95 del Tuir)
- possono essere concessi per i rifornimenti di carburante per l’autotrazione (come benzina, gasolio, Gpl e metano) e, in via estensiva, anche per la ricarica dei veicoli elettrici
- costituiscono un’ulteriore agevolazione, pertanto, non osta alla loro corresponsione la circostanza che il lavoratore dipendente già usufruisca di altri beni e servizi (ex articolo 51, comma 3 del Tuir).
Tutti i dipendenti privati delle aziende che scelgono di aderire al bonus benzina da 200 euro potranno riceverlo immediatamente, indipendentemente che il loro veicolo sia alimentato a benzina, gasolio, Gpl e metano, ma anche se si tratta di un veicolo elettrico.