Calcio
Calcio, Gravina: “Stop alle multiproprietà, non saranno più accettate”
La FIGC ostacolerà il controllo di due società calcistiche da parte della stessa proprietà. Ma il caso non riguarda le società già formate, per cui si agirà “salvaguardando i diritti già acquisiti”
Stop alle ‘multiproprietà’ nel mondo del calcio. Lo ha dichiarato il presidente della FIGC Gabriele Gravina a margine di un Consiglio Federale in cui, tra le altre cose, si è parlato anche di playoff e playout in Serie A, e di altre novità riguardanti la Superlega.
Gravina: “No alla multiproprietà nel calcio”. Cosa succede a Bari e Salernitana?
In un passaggio, l’attività federale si concentra sulla cosiddetta multiproprietà, ovvero il caso in cui due società di calcio siano controllate dalla stessa società. Con le nuove norme, queste non saranno più accettate dalla federazione: “Abbiamo modificato due norme, una importante perché è un impegno assunto nel 2018. La prima impedisce le multiproprietà: non si può più avere più di una società nel mondo del calcio, professionistico o dilettantistico”.
La multiproprietà rappresenta il caso di alcune società come Mantova e Verona, Bari e Napoli, Salernitana e Lazio. A tal proposito, viene precisato che si agirà “salvaguardando ovviamente i diritti già acquisiti. Poi abbiamo modificato tutto il processo di verifica delle partecipazioni societarie: al di là del controllo preventivo, nel caso di dichiarazioni mendaci ci sarà il deferimento. In caso di violazioni si va dalle penalizzazioni all’esclusione del campionato”.