Cronaca
Campania, De Luca: “Questo Paese è un circo equestre”
A margine di una conferenza stampa tenutasi a Vallo della Lucania, il presidente regionale ha affrontato i temi della scuola e dei tamponi, questioni che si intrecceranno molto presto
La scuola ed i tamponi sono al centro degli ultimi dibattiti tenuti dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Ancora non è chiaro quando saranno riaperti gli edifici scolastici, ma la cosa sicura è che saranno prima messi in atto tutti gli screening epidemiologici e si lasceranno passare le elezioni. A margine di una conferenza stampa fiume in quel di Vallo della Lucania, la massima carica regionale ha affrontato in modo esauriente tutti questi temi.
Campania, le parole di Vincenzo De Luca oggi 5 settembre 2020
Tanta confusione sulla data della possibile ripartenza degli anni scolastici, tale da far infuriare il presidente:
“Alle attuali condizioni lunedì formalizziamo il rinvio dell’apertura dell’anno scolastico. Il governo e tutte le forze politiche dovrebbero chiedere scusa, perché tutti erano d’accordo tranne me a far coincidere l’apertura dell’anno scolastico con il voto delle regionali e del referendum. Un atto di demenzialità, la Campania è l’unica che aveva detto di no. Questo non è un Paese serio ma un circo equestre. Si è concentrata in una settimana l’apertura delle scuole, l’apertura dei seggi, ira anche il via al campionato di calcio. Non ci sono parole per il livello di dilettantismo che abbiamo riscontrato in questi mesi“.
In vista della stagione invernale nella quale ci sarà la diffusione del virus influenzale, determinanti saranno i tamponi per evitare di creare caos e allarmismi:
“Fra qualche settimana avremo la diffusione del virus dell’influenza. Sarà un passaggio decisivo perché il piano tamponi funzioni. Dobbiamo sapere in 24 ore se chi ha la febbre ha influenza o Covid, altrimenti avremo i pronto soccorso degli ospedali inondati. È una sfida determinante che dobbiamo vincere, ma dobbiamo essere pronti a questa sfida per ottobre. Siamo usciti da mesi terribili, nessuno in Italia aveva pensato che la Campania reggesse l’onda dell’epidemia. Abbiamo retto, oggi in Italia nessuno si permette di fare risatine quando si parla di Napoli e della Campania e dobbiamo continuare questo lavoro“.