Cronaca
Campania, sarà vietata la consegna a domicilio di pizze e cibo dopo le 18
Emanata nella tarda serata di ieri un’ordinanza che impedisce alle attività di ristorazione, pizzeria e bar dopo le 18. Il presidente regionale: “Si creerebbero troppe occasioni di contagio. Servono misure rigorose”. In arrivo nuova ordinanza
Misure ancor più restrittive quelle che adotterà la regione Campania per fronteggiare l’epidemia da coronavirus. È della tarda serata di ieri, martedì 10 marzo, un’ordinanza che vieta qualsiasi attività di ristorazione, pizzerie e bar al di fuori dell’orario di apertura, fissato obbligatoriamente dagli scorsi provvedimenti dalle ore 6 del mattino alle ore 18.
Coronavirus, De Luca: “È finito il tempo delle mezze misure, servono misure rigorose”
Questo il testo dell’ordinanza: “Con decorrenza immediata, e fino al 3 aprile 2020, è fatto obbligo agli esercenti di attività di ristorazione, pizzerie e bar, su tutto il territorio della regione Campania, di osservare inderogabilmente l’orario di apertura dalle ore 6:00 alle ore 18:00, con divieto di effettuare qualsivoglia attività al di fuori di detto orario“. Dunque, viene vietata la consegna a domicilio di pizze e cibo d’asporto dopo le ore 18, dato che queste rientrano nelle attività dei suddetti esercizi commerciali.
Quest’oggi De Luca è intervenuto a Radio CRC per annunciare le nuove direttive: “Si creerebbero troppe occasioni di contagio, migliaia di contatti personali che moltiplicherebbero il rischio di contatto. Anche se il governo dice di sì, io dico di no, perché se anche 100 pizzerie facessero un minimo di 10 consegne al giorno potremmo avere un migliaio di contatti, con il rischio che non si rispetti la distanza minima di un metro. Servono misure rigorose, è finito il tempo delle mezze misure”.
Probabile che nella giornata di oggi arrivi un’altra ordinanza dalla Regione a riguardo.